Scompare nel nulla e viene trovato morto nel pozzo, scarcerati i familiari di Giuseppe Pedrazzini
Sono stati scarcerati dal giudice i tre familiari di Giuseppe Pedrazzini finiti in manette la scorsa settimana dopo il ritrovamento del cadavere dell'uomo all'interno di un pozzo vicino alla sua abitazione a Toano, in provincia di Reggio Emilia. Si tratta della figlia, della moglie e del genero del 77enne trovato cadavere la sera dell'11 maggio scorso dopo essere sparito nel nulla alcuni mesi fa. Il Giudice per le indagini preliminari, infatti, ha ritenuto non sussistenti le prove a carico dei tre per la custodia cautelare in carcere, come invece aveva richiesto la Procura reggiana che indaga sulla tragica morte dell'uomo.
I pm avevano ipotizzato per i tre indagati le pesantissime accuse di sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere. Dopo l'interrogatorio di garanzia, il Gip ha rigettato la custodia per i reati più gravi mentre per seppellimento e occultamento del cadavere ha disposto la sola misura cautelare dell‘obbligo di dimora e di firma, che la moglie assolverà a Toano e gli altri due indagati a Taranto.
Nel corso dell'udienza davanti al Gip, i tre avevano fatto scena muta e si erano avvalsi della facoltà di non rispondere, a parte alcune dichiarazioni della figlia di Pedrazzini "per chiarire un'intercettazione ambientale", come ha spiegato il difensore. Secondo i difensori dei tre indagati, avvocati Ernesto D'Andrea e Rita Giglioli, la decisione del Gip è giusta perché "non ci sono indizi" a carico dei loro assistiti.
"È stato applicato perfettamente il codice di procedura penale: non c'era nessun indizio di colpevolezza" ha spiegato all'Agi l'avvocato Rita Giglioli, difensore di Marta Ghirardelli, moglie di Giuseppe Pedrazzini. Le indagini però vanno avanti e potrebbero avere una prima svolta con i risultati dell'autopsia sul cadavere di Giuseppe Pedrazzini che sarà eseguita in settimana. "Vedremo nel prosieguo delle indagini e l'esito dell'autopsia disposta venerdì, che arriverà nell'arco di 90 giorni" ha concluso l'avvocato.