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Sciopero Ikea di 24 ore indetto dai sindacati contro obbligo di lavoro festivo e per tutele nuovi assunti

Lo sciopero di 24 ore dei lavoratori Ikea indetto dai sindacati confederali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs dopo la rottura delle trattative per il rinnovo del contratto integrativo aziendale tra il colosso dei mobili e i rappresentanti dei lavoratori.
A cura di Antonio Palma
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Proclamato lo stato di agitazione: indetto uno sciopero Ikea per 24 ore da parte dei sindacati confederali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs dopo la rottura delle trattative tra il colosso dei mobili svedese e i rappresentanti dei lavoratori nell'ambito del rinnovo del contratto integrativo aziendale. Dopo lo stop al dialogo, i sindacati hanno proclamato l’apertura dello stato di agitazione e l’indizione di un primo pacchetto di 24 ore di sciopero, articolato in 8 ore a livello nazionale e 16 ore a livello territoriale. . Tra le motivazioni il mancato riconoscimento delle maggiorazioni dei nuovi assunti e obbligatorietà del lavoro festivo.

Le motivazioni dello sciopero Ikea

Al centro delle proteste l'obbligo di lavoro festivo e le mancate integrazioni per i nuovi assunti. "Dopo oltre un anno e mezzo di incontri serrati, l’azienda ha completamente ignorato le richieste sindacali, voltando le spalle ai propri dipendenti. Queste alcune delle richieste inaccettabili dell’azienda: mancato riconoscimento delle maggiorazioni ai nuovi assunti, un sistema derogatorio e peggiorativo delle professionalità, cancellazione della “malattia statistica” e obbligatorietà del lavoro festivo" elencano i sindacati in una nota unitaria.

“In un’impresa che vede le relazioni territoriali ridotte al minimo, con un gran numero di lavoratori assunti part-time senza possibilità di integrazione oraria, si assiste oggi all’introduzione di nuovi modelli di business con l’apertura di nuovi punti vendita di prossimità nei quali è impedita l’agibilità alle rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori con una limitazione di diritti degli stessi" affermano i sindacati spiegando che "Già in queste ore, su tutto il territorio italiano, si stanno tenendo numerose assemblee nei vari punti vendita, con le prime iniziative di sciopero su base territoriale".

La replica di Ikea

Ikea però replica che "L'impegno dell'azienda era volto a migliorare ulteriormente le condizioni economiche già riconosciute a tutti i co-worker dall'attuale contratto integrativo con interventi sia sul versante del welfare che delle maggiorazioni, in Ikea già ampiamente migliorative rispetto a quanto previsto dal contratto nazionale".  Secondo il gruppo, la proposta "intendeva incrementare le maggiorazioni per il lavoro domenicale e festivo e creare un premio uguale e inclusivo accessibile a tutti i co-worker, con un significativo aumento degli importi: ad esempio per un addetto vendita full time l'importo del premio avrebbe superato i 2.000 euro lordi".  Quanto alle aperture dei nuovi formati (PAOP), Ikea ribadisce che "si tratta di formati innovativi che consentono di essere più vicini alle esigenze dei clienti e precisiamo che all’interno degli stessi tutti i diritti sindacali previsti dalla normativa vigente sono garantiti"

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