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Sciopero di medici e veterinari lunedì 18 dicembre: a rischio interventi chirurgici e mercato alimentare

Sciopereranno nella giornata di lunedì 18 dicembre medici, psicologi, veterinari e farmacisti del Ssn. A rischio anche i controlli per la filiera agroalimentare e il normale funzionamento di impot-export per le carni animali. Lo sciopero è promosso da Aaroi-Emac, Fassid, Fvm-Federazione veterinari e medici e Cisl medici.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nella giornata di lunedì 18 dicembre, stop a tutti i servizi della sanità ospedaliera e territoriale indispensabili per le diagnosi e le cure non urgenti, oltre che al commercio import-export per la sicurezza e le forniture della filiera alimentare. A scioperare per 24 ore saranno medici, veterinari, sanitari del Ssn e addetti al benessere e ai controlli degli animali nel mercato import-export per gli alimentari. Lo scioperò è stato proclamato da Aaroi-Emac, Fassid, Fvm-Federazione veterinari e medici e Cisl medici. 

Potrebbero saltare a causa dello sciopero, circa 25mila interventi chirurgici programmati. Il lunedì nero della sanità e della filiera agroalimentare, affermano in una nota le sigle sindacali, è "indispensabile per lanciare un messaggio chiaro alla politica di governo: il Ssn ha bisogno di aiuto. La Legge di Bilancio non lo aiuta affatto. Lo sciopero è l'estrema ratio a cui ricorrere per reclamare il diritto alla salute garantito da personale pubblico".

Secondo i sindacati promotori, il governo scaccia dal pubblico impiego i professionisti della Sanità "nel silenzio assordante delle Regioni che per mantenere i loro sistemi sanitari ricorrono a cooperative e gettonisti" e dovranno "aprire voragini nei loro bilanci". Per questo, quindi, il 18 dicembre, medici, veterinari, farmacisti, psicologi, biologi e dirigenti sanitari incroceranno le braccia, bloccando tutte le prestazioni funzionali per tutte le altre prestazioni ospedaliere e territoriali.

Previsto per il 18 dicembre il blocco delle prestazioni anestesiologiche, con la paralisi delle sale operatorie e fino a 25mila interventi chirurgici in elezione saltati. In sciopero anche i percorsi prechirurgici, gli ambulatori di terapia del dolore e di tutte le consulenze differibili.

Blocco delle prestazioni di radiologia diagnostica, interventistica e ambulatoriale, della diagnostica di laboratorio, delle prestazioni psicologiche nei consultori, nelle neuropsichiatrie infantili, nei centri di salute mentale, delle prestazioni farmaceutiche in ospedale e sul territorio e dei servizi di igiene e sanità pubblica.

Subiranno un arresto anche i mercati di import ed export di derrate alimentari oltre che macellazioni, forniture di carni e prodotti ittici. Lo sciopero di lunedì rappresenta per i sindacati solo l'ultima data delle tante proteste e della mobilitazione che da mesi va avanti e che proseguirà fino al 2024.

Dalle ore 11 alle ore 13 si svolgerà un presidio di 100 medici davanti al Ministero della Salute. La manifestazione ha lo scopo di manifestare le istanze della mobilitazione nazionale direttamente al "referente", ossia il Ministero della Salute. In quasi tutte le Regioni d'Italia, invece, si svolgeranno iniziative per sensibilizzare e portare all'attenzione dei governi e della popolazione la situazione di grave crisi del Servizio sanitario nazionale.

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