Sciopero della scuola 25 e 26 settembre: cortei in tutta Italia, domani manifestazione a Roma
Seconda giornata consecutiva di passione per la scuola italiana. Oltre ai comuni che ha deciso la sospensione delle lezioni causa maltempo, anche oggi è in programma lo sciopero del mondo scolastico, dopo la protesta di ieri che era stata indetta dalle sigle sindacali Usb P-I Scuola, Unicobas Scuola e Università, Cobas Scuola Sardegna e Cub scuola. Nelle prossime ore toccherà a migliaia di studenti mobilitarsi contro i ritardi e le mancanze che hanno caratterizzato l'avvio dell'anno scolastico 2020/2021, dopo lo stop di sei mesi a causa del lockdown per l'emergenza Coronavirus. Accanto a loro ci saranno anche docenti e genitori.
Sciopero della scuola oggi: le piazze della protesta
Studenti, ma anche docenti e genitori si danno appuntamento oggi per manifestare a Milano alle ore 09.30 (Largo Cairoli), a Roma alle 10.00 (Montecitorio), a Genova alle 09.30 (Piazza Fanti d'Italia), a Napoli alle 16.00 (Piazza Matteotti), a Perugia alle 09.00 (Piazza IV Novembre), a L'Aquila alle 16:00 (Prefetto dell'Aquila, Corso Federico II) e a Siracusa alle 17.00 (Via Minerva). "La scuola è in ginocchio: la pandemia ha fatto scoppiare i problemi che la scuola subisce da anni – ha detto Alessandro Personè dell'Unione degli studenti – e oggi manifestiamo in tutto il Paese perché vogliamo che il governo e la ministra Lucia Azzolina ci ascoltino per costruire un piano di ripartenza in sicurezza ed in presenza dando una prospettiva chiara di innovazione radicale della scuola".
Domani la manifestazione nazionale a Roma
Ma la protesta del mondo della scuola non finisce qui. Domani, sabato 26 settembre, sarà infatti la volta dei sindacati Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals che hanno aderito alla manifestazione dei genitori autoconvocati di "Priorità alla scuola" e che si troveranno a Piazza del Popolo a Roma alle 15. Aderiscono anche Cobas scuola e le principali associazioni studentesche e molte associazioni del civismo laico. Si legge nella lettera-manifesto che apre l'evento: "La riapertura è un disastro annunciato, carenza di docenti, spazi, personale Ata e tanta confusione sulle regole sanitarie e il distanziamento sociale. Da trenta città italiane partiranno i pullman per protestare contro la Didattica a distanza come strumento scolastico ordinario, contro la modalità mista nelle scuole di secondo grado, contro la riduzione delle ore didattiche da 60 a 40-50 minuti". In particolare, si legge ancora nel documento "il numero di personale docente è inferiore a quello promesso; c'è un'enorme carenza di ambienti e di spazi, che in molti casi, soprattutto nelle scuole secondarie di secondo grado, devono essere ancora trovati; le nuove procedure per gli incarichi di supplenza sono state elaborate in ritardo, sono farraginose e piene di errori; non ci sono prevenzione sanitaria, tamponi veloci, né infermerie scolastiche; mancano gli insegnanti di sostegno e il trasporto pubblico non è stato potenziato".