Sciopero dei trasporti di venerdì 15 aprile: revocato a Milano, Torino e Napoli
L'ultimo sciopero dei mezzi risale soltanto a due settimane fa, allo sciopero del 31 marzo e 1 aprile in cui incrociarono le braccia la maggioranza delle sigle sindacali. La protesta riguardava il contratto di mobilità, i tagli al trasporto locale e le violazioni contrattuali. Due giorni neri in cui lavoratori e studenti hanno dovuto fare i conti e imparare a menadito gli orari delle fasce protette per garantirsi un viaggio tranquillo.
Stavolta lo sciopero del 15 aprile riguarda i Cobas e i Cub (Confederazione Unitaria di base), e fa parte di una protesta generale indetta dall'Unione Sindacale Italiana, ecco quanto si legge sul sito dell'Usi:
Lo sciopero generale, in particolare, è indetto contro l’intervento italiano militare in Libia e il sostegno che l’Italia fornisce a questa inutile e sanguinosa azione di guerra, ma anche
- per l’accoglimento civile e solidale di tutti gli immigrati e profughi;
- per l’abolizione del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro;
- per il ritiro del pacchetto sicurezza e la chiusura dei CIE (ex CPT);
- per l’eliminazione delle spese militari e contro le logiche belliciste e securitarie;
- per migliori condizioni di vita e di lavoro per tutti, senza distinzioni di etnia, lingua e cultura.
La protesta è stata già revocata a Milano e a Torino mentre i disagi, per adesso, sono confermati a Roma. Nella capitale il trasporto non sarà agevole sulla linea A della metropolitana, che smetterà di funzionare dalle 8,30 alle 12,30, ma la situazione sarà difficoltosa in generale per chi viaggia in treno: i dipendenti Fs incroceranno le braccia dalle 21 di giovedì fino alle 21 di venerdì e le linee a lunga percorrenza come la Roma- Taranto potranno subire variazioni o limitazioni di percorso. Anche a Napoli, come per Milano e Torino, dopo lo sciopero selvaggio del 24 marzo, si è deciso di revocare lo sciopero di 4 ore di metropolitana e funicolare ad opera della sigla sindacale UGL.