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Sciopero dei sindacati: venerdì nero per i trasporti, a Roma inizia il corteo

I lavoratori di tutta Italia contro le manovre del governo Monti. I sindacati di base citano anche “le mosse attuate da Berlusconi, rilanciate dal neo premier”. Disagi per i trasporti pubblici, a Roma inizia il corteo.
A cura di Carmine Della Pia
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sciopero 27 gennaio

Sarà una giornata particolare per i trasporti: lo sciopero generale dei sindacati è iniziato alle 9 di oggi, 27 gennaio, con un grande corteo nella Capitale. Numerosi i settori da cui provengono i lavoratori scesi in piazza a Roma, dalle scuole alle fabbriche, fino al personale dei trasporti, appunto. Lo sciopero di 24 ore è stato proclamato da diverse sigle sindacali di base: Usb, Orsa, SlaiCobas, Cib-Unicobas, Snater, SiCobas e Usa. L'intento è quello di manifestare sia "contro le politiche attuate dal governo Monti", sia "contro quelle del precedente governo Berlusconi", riprese, secondo i lavoratori, e rilanciate dal neo premier. I disagi maggiori toccheranno ai pendolari che ogni giorno usufruiscono dei mezzi pubblici: a parte le ore mattutine e pomeridiane denominate "fasce garantite", sarà difficile veder circolare autobus, treni o metropolitane.

Un corteo contro le manovre Monti e Berlusconi

Questa mattina i lavoratori di ogni settore si sono radunati a Roma, in piazza della Repubblica. Raggiungeranno piazza San Giovanni in corteo. Da una nota giunta ieri dalle sigle sindacali che hanno indetto lo sciopero si legge il motivo dello sciopero generale:

Si tratta di una manifestazione contro il governo Monti, che conferma le precedenti manovre, riduce il potere d’acquisto dei salari attraverso l’aumento dell’Iva, dell’Irpef locale, dei ticket sanitari, delle accise sulla benzina e l’adozione dell’Ici sulla prima casa, colpisce l’intero sistema pensionistico e il livello di vivibilità economica dei pensionati, privatizza beni comuni e servizi pubblici applicando i dettami della Bce e Unione Europea, che tutelano gli interessi del grande capitale bancario, finanziario ed economico, scaricando i costi della crisi capitalista sui lavoratori e sulle fasce di popolazione più disagiata”.

Lo sciopero, però, è indetto anche contro il predecessore, l'ex premier Silvio Berlusconi:

Le manovre che prevedevano misure su licenziamenti, privatizzazioni e peggioramento delle condizioni di lavoro dei lavoratori privati e del personale del pubblico impiego e della scuola, sono state fatte proprie dal governo Monti, il quale le rilancia attaccando ulteriormente il contratto nazionale ed introducendo altra precarietà con contratti di ingresso privi di diritti e con il ricatto costante del licenziamento”.

Stop ai trasporti

sciopero generale

Sul fronte dei disagi, sarà un venerdì nero per i trasporti pubblici. Le fasce orarie dello stop dei mezzi varia da città a città. A Milano, per esempio, il prefetto ha disposto la precettazione dei macchinisti della linea rossa della metro. Nel capoluogo lombardo i mezzi pubblici si fermano dalle 8.45 alle 15, e, di nuovo, dalle 18 a fine servizio. A Roma, poi, metro e ferrovie hanno effettuato le loro corse fino alle 9: il servizio riprenderà per tre ore, dalle 17 alle 20, per poi terminare. I varchi della Ztl, poi, resteranno aperti tutto il giorno.

Oltre ai trasporti, si fermano anche gli uffici pubblici, come poste e telecomunicazioni, e le scuole. Dalla nota dei sindacati, però, si specifica che saranno garantiti i servizi minimi essenziali. In seguito ad un accordo tra sindacati e compagnia aerea, infine, è rientrato lo sciopero degli assistenti di volo Alitalia, previsto per oggi.

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