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Sciolsero nell’acido il quindicenne Di Matteo: 5 ergastoli

Ebbero un ruolo determinante nel rapimento e nell’uccisione del giovane Giuseppe Di Matteo, strangolato e sciolto nell’acido. I giudici condannano all’ergastolo 5 boss e a 12 anni il pentito Spatuzza.
A cura di Carmine Della Pia
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omicidio di matteo

Cinque ergastoli e dodici anni di carcere ai sei boss ritenuti responsabili del rapimento e dell'uccisione del piccolo Giuseppe Di Matteo. Il ragazzo era figlio di Santino Di Matteo che, pentito e collaboratore di giustizia, continuò a parlare, nonostante le minacce dei boss. I giudici della seconda sezione della Corte d'Assise di Palermo hanno condannato all'ergastolo i capimafia Giuseppe Graviano, Matteo Messina Denaro, Francesco Giuliano, Luigi Giacalone e Salvatore Benigno. Il pentito Gaspare Spatuzza, invece, è stato condannato a dodici anni di reclusione. Risarcimenti alla madre e al fratello della giovane vittima, che si erano costitituiti parte civile.

Di Matteo, strangolato e sciolto nell'acido

Si è concluso questo pomeriggio il lungo processo per l'omicidio Di Matteo. Giuseppe, appena tredicenne, fu rapito il 23 novembre 1993 per atto di ritorsione nei confronti del pentito Santino Di Matteo, reo di aver riferito particolari della strage di Capaci. L'11 gennaio 1996, dopo 779 giorni di prigionia, Giuseppe Di Matteo venne prima strangolato e poi sciolto nell'acido.

I giudici che hanno condannato all'ergastolo i 5 boss hanno anche riconosciuto una provvisionale di 80mila e 50mila euro alla madre e al fratello della vittima: al tempo si erano entrambi costituiti come parte civile. Le richieste di ergastolo erano state formulate il 7 novembre scorso dal pm Fernando Asaro, che aveva chiesto, però, una condanna più lieve per Spatuzza, ovvero 10 anni. Il motivo per cui quest'ultimo non è stato condannato ad una pena maggiore è nella collaborazione. Il pm, infatti, aveva definito "determinante" il contributo di Spatuzza per chiarire numerosi aspetti bui inerenti la vicenda.

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