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“Scimmia di m****a”: insulti razzisti a calciatore 13enne, la denuncia della società

A denunciare il fatto è stata la società valdostana Asd Saint-Vincent Châtillon. Il grave episodio sarebbe accaduto durante una partita del campionato provinciale Under14 giocata domenica 9 febbraio contro il Ponderano. L’insulto sarebbe stato rivolto da genitori degli avversari a un 13enne.
A cura di Eleonora Panseri
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A sinistra, immagine di repertorio; a destra, il messaggio di denuncia pubblicato su Instagram dalla Asd Saint-Vincent Châtillon.
A sinistra, immagine di repertorio; a destra, il messaggio di denuncia pubblicato su Instagram dalla Asd Saint-Vincent Châtillon.

"Scimmia di m****a". Questo l'insulto razzista che alcuni genitori dei giocatori della squadra avversaria avrebbero rivolto a un ragazzino di soli 13 anni durante una partita di pallone tra giovanissimi.

A denunciare il fatto è stata la società valdostana Asd Saint-Vincent Châtillon. Il grave episodio sarebbe accaduto durante la sfida del campionato provinciale Under14 giocata fuori casa ieri, domenica 9 febbraio, contro il Ponderano (provincia di Biella) e terminata 2-2.

L'insulto, rivolto dagli adulti a un 13enne, sarebbe stato sentito anche dal direttore di gara e dall'assistente di linea.

"Come società – ha scritto sui social l’Asd Saint-Vincent Chatillon – siamo davvero indignati e delusi per le parole razziste arrivate dalle tribune nei confronti del nostro ragazzo".

Il messaggio pubblicato sui social dalla Asd Saint-Vincent Châtillon.
Il messaggio pubblicato sui social dalla Asd Saint-Vincent Châtillon.

"Sentire parole come “scimmia di m****a” per qualificare un ragazzo di colore di 13 anni da degli adulti, oltretutto genitori, è davvero qualcosa di incommentabile!!", prosegue ancora la società.

"Denunciamo tutto ciò con assoluta fermezza e pretendiamo una giusta e severa punizione. Non possiamo pretendere che i nostri ragazzi condannino il razzismo se noi adulti portiamo questi esempi osceni in un campo da calcio!! Chiediamo un intervento della federazione per condannare tutto ciò e tutelare il nostro ragazzo".

E in un post pubblicato con la foto della squadra, la società aggiunge: "Grandi ragazzi, fieri di voi e dello spirito di squadra dimostrato davanti a cose che non c'entrano nulla con il calcio e con la passione per questo sport!".

L'episodio avvenuto domenica arriva dopo che il 3 febbraio scorso anche una giovanissima giocatrice riminese di basket era stata chiamata "scimmia" dalla madre di due avversarie durante una partita under 17 tra l'Happy Basket Rimini e la Nuova Virtus Cesena.

Dopo aver ricevuto l'insulto, come si vede in un filmato diffuso in rete che ha immortalato l'intera scena, la ragazza aveva scavalcato le transenne per andare verso la donna. L'intervento di alcuni genitori aveva evitato lo scontro.

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