Schiaffi e calci in classe a un bimbo disabile: condannate 2 maestre, una di sostegno
Quattro anni e un mese di reclusione per due maestre accusate di aver picchiato un bimbo di 6 anni loro allievo. Il bimbo sarebbe stato preso a schiaffi e calci durante le ore scolastiche poiché "vivace e indisciplinato". In realtà, l'allievo aveva un disturbo emotivo causato da una disabilità diagnosticata. Il bambino era infatti seguito anche da un'insegnante di sostegno (finita a processo).
Il caso è nato nel 2020, quando la madre della vittima, insospettita da alcuni lividi visti sul corpo del figlio, aveva chiesto alle forze dell'ordine di indagare. I carabinieri avevano quindi avviato l'indagine piazzando alcune telecamere nascoste in classe. Dal 3 al 20 febbraio 2020, le insegnanti dell'asilo erano state riprese durante le ore di lezione. A processo sono andate due insegnanti, una delle quali si occupava del sostegno quotidiano al minore.
Nelle immagini delle telecamere, si vedono le due maestre mentre si accaniscono a schiaffi, sculacciate e in alcuni casi anche a calci sul piccolo. Il pm Gaspare Bentivegna aveva chiesto per loro la condanna a 6 anni di carcere. Alla richiesta si era associata anche la parte civile, la mamma del piccolo. Per le due insegnanti è stato disposto anche un risarcimento alla famiglia della vittima di 20mila euro e l'interdizione dai pubblici uffici per 5 anni.
Secondo quanto scoperto in un mese di riprese effettuate dalle telecamere nascoste piazzate dalle forze dell'ordine, le maestre percuotevano sistematicamente il bambino di 6 anni con disabilità. Dai filmati trapela che il piccolo sarebbe stato colpito dalle due insegnanti fino a non reggersi in piedi: in un caso, infatti, il bimbo viene inquadrato mentre barcolla dopo aver ricevuto uno schiaffo in pieno volto. Un'altra volta, invece, il piccolo alunno era stato trascinato a terra da un'insegnante che lo aveva afferrato per i capelli.
Gli avvocati che rappresentano la difesa, Sebastiano Bellanca e Simona Fulco, avevano chiesto l'assoluzione per le due imputate e valuteranno l'ipotesi di impugnare la sentenza di primo grado.