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Schiacciato da una gru in un cantiere nautico, muore 69enne a La Spezia

Stando ai primi accertamenti la gru si sarebbe sbilanciata su un fianco durante lo spostamento di una barca, abbattendosi sul lavoratore. Inutili i soccorsi.
A cura di Davide Falcioni
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Giovanni Guarascio, 69enne della provincia di La Spezia, è morto ieri mattina a Fiumaretta di Magra, nel comune di Ameglia, dopo essere stato schiacciato da una gru in un rimessaggio per imbarcazioni. Stando ai primi accertamenti il macchinario si sarebbe sbilanciato su un fianco durante lo spostamento di una barca, abbattendosi sul lavoratore. Sul posto è intervenuto il personale sanitario con ambulanza e automedica: all'inizio l'uomo sembrava cosciente nonostante una frattura esposta al femore sinistro, poi le sue condizioni si sono aggravate ed è stato intubato.

Guarascio è morto poco dopo l'arrivo in elicottero all'ospedale Santa Chiara di Pisa. Sull'incidente indagano i tecnici dello Psal, Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, della Asl 5 spezzina e i carabinieri. Il 69enne da anni viveva ad Ameglia dopo essersi trasferito da Milano; in passato aveva lavorato come ufficiale della Marina, anche a bordo della nave scuola Amerigo Vespucci. Una volta in pensione, aveva deciso di continuare a lavorare nel mondo della nautica. Lascia una moglie e una figlia.

Cisl: "In Liguria superata la soglia d'emergenza"

Luca Maestripieri, segretario generale della Cisl Liguria, Antonio Carro, responsabile Ast Cisl La Spezia e Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria hanno commentato l'ennesima tragedia: "La Liguria piange un altro morto sul lavoro, il sesto da inizio anno. Una strage di fronte alla quale le manifestazioni di indignazione non bastano più. Siamo vicini, nel dolore, alla famiglia del lavoratore deceduto oggi a Fiumaretta. La situazione della sicurezza sul posto di lavoro, in Liguria, ha da tempo superato la soglia di emergenza. Nei primi 4 mesi del 2024 sono state in media 51 le denunce di infortunio al giorno. I numeri, come sempre, non hanno bisogno di particolari commenti. Rinnoviamo oggi l’appello che reiteriamo da mesi: occorre incrementare le ispezioni, favorire la cultura della sicurezza, investire in prevenzione, affidare alle persone incarichi il più possibile coerenti con l’età anagrafica, l’esperienza e le qualifiche. Se non si interviene su questi fronti, difficilmente la drammatica serie di incidenti sul lavoro potrà frenare la sua corsa".

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