Scandalo Ruby, l’avvocato della marocchina lascia l’incarico
Massimo Dinoia, avvocato della marocchina Ruby Rubacuori al centro dello scandalo sessuale che ha coinvolto il Presidente Silvio Berlusconi, accusato di concussione e prostituzione minorile, ha lasciato l'incarico a causa delle ipotesi di reato di cui anche lui è sospettato: aver gestito parte dei soldi estorti da Karima El Mahroug al Presidente del Consiglio. L'avvocato che ha seguito numerose cause anche di Antonio Di Pietro e Giuliano Tavaroli ha dichiarato: “Sono abituato a vedere il mio nome in atti ufficiali, vedere il mio nome far parte di atti acquisiti mi disturba”. Si tratta del secondo avvocato che lascia la difesa della giovane che avrebbe partecipato ai festini sessuali del Bunga Bunga ad Arcore. Prima di lui, già l'avvocato Luca Giuliante aveva lasciato l'incarico a causa del coinvolgimento di un altro suo cliente nell'inchiesta, si trattava di Lele Mora.
Settimana decisiva per le indagini contro il Premier, i Pm milanesi coordinati da Ilda Boccassini sono vicini a chiedere il rito immediato per Sivlio Berlusconi. Le indagini potrebbero essere divise in due tronconi, ma la decisione definitiva arriverà solo la prossima settimana. A tenere banco sono ancora le foto di Berlusconi nudo durante il bunga bunga, la cui esistenza viene data per certa dalle fonti de Il Fatto Quotidiano. Per l'avvocato del Presidente del Consiglio, il parlamentare Niccolò Ghedini, dichiara che se dovessero saltare fuori si tratterebbe sicuramente di “fotomontaggi”. Ieri, il procuratore capo di Milano – Edmondo Bruti Liberati – aveva dichiarato che agli atti della procura risultano foto del Presidente del Consiglio irrilevanti ai fini processuali.
