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Scandalo baby prostitute a Ladispoli, parlano gli amici delle ragazzine

Come ai Parioli, altre ragazzine si prostituivano a pochi passi dalla Capitale: a Ladispoli alcune giovani incontravano clienti alla stazione ferroviaria e si vendevano per pochi euro.
A cura di S. P.
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Un nuovo giro di baby squillo è stato scoperto dai carabinieri di Ladispoli, località balneare sulla costa a nord di Roma: al centro dell’inchiesta per ora ci sono tre ragazzine tra i quindici e i sedici anni che si prostituivano per pochi euro. Gli incontri con i clienti, da quanto ricostruito, si svolgevano sopratutto in auto, nel parcheggio della stazione ferroviaria di Ladispoli. I compagni delle ragazzine raccontano che a scuola le “baby squillo” si vedevano poco (e quando c’erano venivano rimproverate per il loro modo di vestire) perché loro andavano altrove con i clienti: li incontravano nel piazzale della stazione e raggiungevano parchi, spiagge e camere d’albergo.

Gli investigatori stanno ricostruendo da settimane gli spostamenti dei clienti e delle tre baby squillo. Come ricostruisce il quotidiano Il Messaggero, mentre la Procura di Roma presto interrogherà chi è stato già identificato, i carabinieri stanno cercando ulteriori conferme. È necessario stabilire se le baby squillo siano state manovrate da qualcuno: in queste ore gli investigatori starebbero valutando soprattutto la posizione di quattro o cinque persone. In particolare, ci sarebbe un quarantenne che è stato incontrato spesso con una delle ragazzine, come ha confermato anche uno dei compagni delle giovani.

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