Scambia un cane per un lupo, cacciatore apre il fuoco e uccide Oreste davanti alla padrona
Quando ha visto quell’animale avvicinarsi ai suoi cani, un cacciatore ha pensato subito a un lupo e si è sentito in pericolo, così ha imbracciato il suo fucile e ha fatto fuoco, uccidendolo sul colpo. Quell’animale però non era un lupo ma un cane lupo cecoslovacco, una razza di cane appartenente al gruppo dei cani pastori, che si aggirava nei prati nei dintorni di casa sua sulle colline di Palaia, in provincia di Pisa.
Il fatto, avvenuto nella mattinata di sabato scorso, è stato denunciato dalla proprietaria del cane Oreste, l’arredatrice Silvia Bigliotto che ha assistito all’intera scena davanti alla quale poi si è sentita male, tanto da aver bisogno delle cure mediche del 118. Il cacciatore, proveniente da una cittadina vicina, era a caccia nella zona con i suoi cani quando ha scorto Oreste, un esemplare di cane lupo cecoslovacco di due anni e mezzo. L’uomo, pensando a un lupo, lo ha puntato sparandogli e uccidendolo.
“Il cacciatore ha detto di aver scambiato Oreste per un lupo ma non c’erano segnali di attacco ai suoi cani. Si stava avvicinando per giocare. E invece è morto” ha raccontato la proprietaria dell’animale al Tirreno che ha ricostruito la notizia. Secondo la proprietaria, sabato mattina lei e il figlio erano usciti per far fare una passeggiata all’animale, che il giorno precedente aveva assistito anche alla laurea del giovane.
Arrivati nei pressi della grande oliveta nella zona di Partino, hanno sciolto il guinzaglio per farlo correre un po’ nei prati. Poco dopo è apparso il cacciatore ed è avvenuta la tragedia. “Oreste è stato ucciso con un colpo al cuore. Siamo rimasti impietriti. Mio figlio era dietro il cacciatore, fosse stato vicino al cane avrebbe rischiato anche lui. Una decisione, quella del cacciatore, quanto meno avventata" ha dichiarato la donna a La Nazione.
Dopo la tragedia e il malore della proprietaria del cane, sul posto sono intervenuti anche i carabinieri forestali. L’uomo ora deve difendersi dall’accusa di uccisione di animali. I proprietari hanno presentato querela a loro volta e già annunciato di volersi costituire parte civile in caso di rinvio a giudizio del cacciatore. Con loro anche diverse associazioni animaliste. "Oreste era buonissimo, voleva solo giocare, lo conoscevano tutti” hanno concluso i proprietari.