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Sbattuti fuori casa dalla nipote: coniugi ultraottantenni disabili truffati a Reggio Calabria

Tornano nel paese di origine e chiedono un aiuto alla nipote per trasferirsi: soltanto in seguito scoprono che la casa in cui avevano traslocato era stata messa in vendita.
A cura di Beatrice Tominic
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Immagine di archivio
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Erano da poco tornati nel loro paese di origine, Taurianova in provincia di Reggio Calabria, dopo anni trascorsi in nord Italia quando hanno scoperto che la nipote a cui avevano chiesto aiuto li aveva truffati. Una vicenda triste quella che ha colpito una coppia di ultraottantenni disabili, la moglie ipovedente e il marito affetto da morbo di Alzheimer.

Dopo una vita al nord Italia i due avevano deciso di rientrare nel loro paese d'origine, in Calabria. Per farlo hanno venduto tutto e con il ricavato avevano deciso di acquistare un appartamento. A suggerire loro l'abitazione in centro città sarebbe stata proprio la nipote. Un giorno, però, dopo essersi trasferiti, a suonare alla loro porta è arrivato un agente immobiliare con due giovani sposi, arrivati per una visita. L'appartamento era stato venduto, con loro dentro.

Coppia di ultraottantenni truffati dalla nipote: cosa è successo

I fatti risalgono al 2024, quando la coppia di ultraottantenni si è rivolta alla nipote e al suo compagno, oggi indagati dalla Procura di Palmi. I due anziani hanno chiesto aiuto alla giovane che avrebbe trovato loro un appartamento in centro. Ciò che non sapevano è che si trattava di una truffa.

Una volta tornati a Taurianova, i due anziani si sono accorti che l'abitazione acquistata non si trovava in centro, ma in una zona periferica e priva dei servizi essenziali per loro, diventati prigionieri nella loro stessa casa. Una situazione inaspettata per i due che, invece, erano stati convinti dalle belle e mancate promesse della nipote.

La vita degli anziani nella nuova casa

Oltre all'acquisto dell'abitazione, la nipote e il compagno si sono fatti consegnare 25mila euro per l'arredamento dell'appartamento, mai consegnato. Stessa cosa fatta con il bancomat, che i due giovani hanno iniziato ad utilizzare per coprire le loro spese. Nella casa in periferia e senza più soldi, i due ultraottantenni hanno continuato a vivere reclusi in casa e in condizioni di indigenza. Ad aiutarli soltanto i loro vicini che si sono fatti carico delle loro esigenze.

Soltanto per caso, una mattina del 2024, hanno scoperto di non essere i proprietari dell'abitazione, quando un agente immobiliare si è presentato a casa con due giovani sposi che volevano visionare l'appartamento. Soltanto dopo quella triste sorpresa hanno scoperto che l'appartamento era stato acquistato a nome della nipote e del compagno, mentre a loro restava soltanto l'usufrutto della casa.

La denuncia e le indagini in corso

Spaventati all'idea di essere cacciati di casa, i due anziani hanno denunciato la situazione ai carabinieri della stazione locale. I due indagati ora devono rispondere di circonvenzione di incapaci. Sequestrata preventivamente l'abitazione e i conti corrente della nipote e del compagno. Nel frattempo i militari continuano ad indagare sul caso.

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