Sbarchi a Lampedusa: 1500 migranti sull’isola, è di nuovo emergenza
Da undici giorni, complice la tragedia del barcone rovesciato, le coste di Lampedusa non accoglievano nuovi profughi provenienti dall'Africa sub-sahariana. Una tregua che si è interrotta stanotte, quando uno alla volta, 7 barconi sono approdati sulle coste dell'estrema isola siciliana: si tratta di circa 1500 migranti che si aggiungono a quelli già presenti nel Centro di prima accoglienza situato in Contrada Imbriacola.
Per due delle carrette in questione è stato necessario l'intervento della Guardia Costiera e la Guardia di Finanza. In particolare per la prima, quella più numerosa in quanto trasportava 299 migranti provenienti dalla Libia, è stato necessario l'intervento al di fuori della acque territoriali italiane. La seconda invece, con a bordo quasi 150 migranti, è arrivata autonomamente in nottata, mentre la terza è approdata sull'isola stamane grazie all'intervento dei soccorsi. Di lì in avanti è stato un susseguirsi di sbarchi di minore entità che, ad ogni modo, hanno fatto si che il numero dei profughi presenti al momento sull'isola siciliana superasse quota 2000.
Fino a ieri i profughi presenti a Lampedusa erano 640, di cui 350 stanno per essere trasferiti a bordo di una nave militare presso uno dei centri di accoglienza sul territorio nazionale. Secondo quanto avrebbe confermato il primo cittadino dell'isola, Bernardino de Rubeis, 1220 persone tra i profughi sbarcati nelle ultime ore verranno trasferiti a bordo di una nave Tirrenia a breve.
Nonostante le misure per arginare l'emergenza immigrazione e le attività di promozione del turismo sponsorizzate dall'esecutivo, la situazione lampedusana richiede uno sforzo congiunto e, senza dubbio, maggiore. A tal proposito, in una nota inviata ieri al Presidente della Camera Gianfranco Fini, alcuni deputati del Pd hanno chiesto che si valutasse la possibilità di inserire misure a sostegno dell'attività turistica a Lampedusa attraverso un emendamento del Dl Sviluppo. Queste le dichiarazioni del primo firmatario della proposta, Angelo Capodicasa, "Il calo delle prenotazioni di oltre il 90% rischia di infliggere un colpo mortale all'economia dell'isola. Occorrono provvedimenti urgenti e straordinari, che il governo ha dimostrato di non essere in grado di assumere, nonostante le numerose promesse."