Sbarchi a Lampedusa: 1300 clandestini sull’isola, l’Unione Europea si mobilita
Lampedusa, una piccola isola di circa 6.000 abitanti, per alcuni è la terra promessa. La situazione tesissima in molti paesi nord africani fa sì infatti che molte persone siano partite alla volta di quest'isola, spesso su barconi malandati e affollatissimi, spesso pagando somme ingenti per la traversata.
Dopo la calma apparente della scorsa settimana, in queste ore gli sbarchi stanno diventando sempre più frequenti: dopo le 53 persone sbarcate ieri, all'alba di stamane circa 130 immigrati sono arrivati sull'isola, ma alcuni di loro hanno rischiato di non arrivare a causa di un surriscaldamento del motore di un barcone. In difficoltà per il mare forza 5 anche una barca a remi che si trovava a 26 miglia da Lampedusa; la barca, sulla quale viaggiavano 6 persone, è stata aiutata da due motovedette.
Gli immigrati sull'isola superano attualmente le 1300 unità e, anche se la "convivenza è pacifica", non mancano attimi di tensione. Come quelli che stamattina ci sono stati tra un gruppo di tunisini e le forze dell'ordine: in pratica tra una ventina di clandestini s'era accesa una piccola rissa, che i carabinieri hanno cercato di sedare. Probabilmente l'intervento delle forze dell'ordine ha irritato i clandestini che hanno reagito con un fitto lancio di pietre. Un carabiniere è rimasto lievemente ferito, prima che la situazione sia tornata alla normalità.
Ma quanto durerà questa "normalità provvisoria"? Fin quando andranno avanti gli sbarchi? E come potranno essere prevenuti? Domande lecite, quasi banali, ma cui rispondere è molto difficile. A dare una risposta ci proveranno i funzionari del Frontex, l'Agenzia europea delle frontiere, che sono giunti in queste ore sull'isola (per quanto riguarda l'Italia, ricordiamo che il Cdm aveva dichiarato lo stato di emergenza).
Per la Commissaria europea per gli affari interni Cecilia Malmstrom, si tratta di "un chiaro segnale della solidarietà europea tra Stati membri e una prova concreta dell'impegno della Commissione europea ad assistere l'Italia in questa difficile situazione", cui seguirà nei prossimi giorni l'invio di altri esperti. Michele Cercone, portavoce della Malmstrom ha dichiarato che "l‘Unione europea teme nuove ondate migratorie dalle coste del Nord Africa verso quelle dei Paesi della sponda opposta del Mediterraneo ed è pronta ad aiutare gli Stati che verranno a trovarsi in difficoltà". E sulle previsioni di quante persone possano sbarcare a Lampedusa ha aggiunto: "la situazione resta molto fluida e al momento è difficile avanzare delle cifre" (FONTE: ANSA).
Le misure da mettere in atto per fronteggiare le ondate migratorie in partenza dal Nord Africa sono tra gli argomenti in discussione oggi al Consiglio dei Ministri degli Esteri dell'Unione Europea.