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Savona, tre ragazzi si ammalano di Epatite A dopo aver mangiato sushi

Tre giovani si sono presentati all’ospedale San Paolo di Savona dopo aver mangiato sushi. A tutti e tre è stata diagnosticata epatite A.
A cura di D. F.
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Nausea, febbre, dolori addominali e un colorito giallognolo: con questi sintomi si sono presentati nel giro di pochi giorni tre ragazzi all'Ospedale San Paolo di Savona. A tutti è stata diagnosticata epatite A e uno di loro è stato anche ricoverato al reparti di malattie infettive. Tutti avevano un fattore in comune: aver mangiato sushi e frutti di mare crudi la sera antecedente l'arrivo al pronto soccorso, anche se in località diverse e non in Liguria.

Quella del pesce crudo è una passione gastronomica che negli ultimi anni ha contagiato moltissimi giovani, che spesso e volentieri si sono ritrovati in locali che proponevano formule economiche ma, di contro, una qualità dei prodotti non ottimale. Molto probabilmente i tre ragazzi che si sono presentati al San Paolo proprio dopo aver abboccato a una di quelle offerte, magari proprio quelle in cui il pesce non era freschissimo. Per tutti la diagnosi è stata quella di epatite A, una malattia infettiva acuta del fegato da cui però si guarisce piuttosto velocemente, soprattutto se si manifesta in soggetti di giovane età. La patologia si trasmette mangiando o bevendo cibi e acqua contaminati: molluschi, come le cozze, cotti in modo non ottimale sono una fonte comune, così come il pesce crudo.

L'infezione ha fatto capolino anche il mese scorso, per l'esattezza in una scuola elementare genovese. I sintomi della malattia inizialmente possono far pensare a un’influenza o magari a una congestione, ma quando il colorito diventa giallognolo generalmente i diretti interessati si spaventano, ricorrendo così alle cure mediche.

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