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Sauze d’Oulx, il sindaco: “A Sportinia c’è tanta neve”. Ma nel paese piste deserte

Un video mostra le piste da sci deserte a ridosso di Sauze d’Oulx. Ai duemila metri di quota di Sportinia tuttavia la situazione è decisamente migliore.
A cura di Davide Falcioni
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La situazione a ridosso di Sauze d'Oulx e quella, poco più in alto, a Sportinia
La situazione a ridosso di Sauze d'Oulx e quella, poco più in alto, a Sportinia

È una delle località sciistiche più importanti del Piemonte, ma alle porte del Natale lo scenario che si presenta sembra quasi primaverile. Siamo a Sauze d'Oulx, in alta Val di Susa, dove nei giorni scorsi sono state girati video con droni che mostrano le piste da sci praticamente prive di neve, almeno quelle a ridosso del centro abitato. Qui, dove pure insistono chalet e hotel costruiti per il turismo invernale, il rialzo delle temperature degli ultimi giorni, complice un intenso anticiclone, sta avendo importanti ripercussioni. La colonnina di mercurio è schizzata oltre i 10 gradi anche a 1.500 metri, così la neve abbondantemente caduta alla fine di novembre è stata sciolta dalla pioggia e dal caldo dei giorni scorsi. Inevitabile l'impatto sulle piste da sci per adesso aperte solo parzialmente.

Fortunatamente va molto meglio oltre i duemila metri di quota di Sportinia, sempre nel comune di Sauze d'Oulx, dove la neve in quota "c'è, le piste sono pronte e già si allenano gli sci club". A dirlo il sindaco Mauro Meneguzzi, intervenendo sul caso del video, molto diffuso sul web, che mostra la pista Clotes senza neve a pochi giorni dal Natale.

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Dal video "emerge un quadro catastrofico che amplifica gli effetti del cambiamento climatico, ma soprattutto è un biglietto da visita nefasto per il turismo di Sauze d'Oulx", ha dichiarato il sindaco. "Peccato che bastava salire in quota con lo stesso drone e si sarebbero trovate delle piste pronte. Bastava volerlo e si sarebbe potuto mettere perfettamente a confronto gli effetti climatici di una neve che non vuole arrivare come è successo molte altre volte nel corso dei decenni, quando ancora non si parlava di cambiamenti climatici, con gli effetti di chi sta lavorando alacremente e professionalmente per garantire ai turisti la possibilità di sciare in perfetta condizione". "Tutto ciò che era possibile fare è stato fatto, contro il meteo avverso non possiamo far nulla – prosegue Meneguzzo – Avevamo cumuli di neve già pronta, ma che poi le anomale piogge di dicembre a 2.700 metri di altezza ci hanno portato via. Aspettiamo come tutti le finestre fredde per poter sparare altra neve, ma a Sportinia che è il cuore del nostro comprensorio, a 2.000 metri la neve c'è ed è tanta ed è bella".

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