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Battute sulla tragedia del bus in Irpinia: perché così tanta cattiveria?

Dalla pagina Facebook a sfondo razzista alle discutibili battute sul sito Spinoza.it: la satira è libera ma è sempre necessaria? A volte non si potrebbe semplicemente tacere?
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"I napoletani sono talmente scossi dalla tragedia in Irpinia che osserveranno un minuto di cinture di sicurezza". È una delle freddure pubblicate dal sito Spinoza.it in un post dal titolo ‘Il Pulmino Pio', incentrato sulla tragedia in Irpinia che ha fatto 38 morti e 11 feriti. Non sta a chi scrive giudicare cos'è satira e cosa non lo è. Però da lettore e “fan” di Spinoza.it, posso pubblicamente dire che quella battuta fa un poco schifo (e non è l'unica sull'argomento)? Luoghi comuni e stereotipi sui napoletani collegati ad una ferita ancora aperta (i funerali sono di 48 ore fa e ancora non sappiamo cosa sia realmente successo su quel maledetto viadotto) non riesco proprio a digerirli. La satira è libera, ok. Ma non è obbligatoria. A volte si potrebbe pensare di passare il giro. A volte si potrebbe addirittura tacere.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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