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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Sarah Scazzi, parla Valentina Misseri: “L’ha uccisa mio padre, il resto è la sceneggiatura di un film”

La versione di Valentina Misseri, figlia di Michele e Cosima Serrano, in una intervista: “Strasicura che è stato mio padre a uccidere Sarah Scazzi. Ci ha provato e lei si è rifiutata, l’ha voluta zittire”.
A cura di Susanna Picone
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Valentina e Michele Misseri
Valentina e Michele Misseri
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Torna a parlare dell’omicidio di Sarah Scazzi Valentina Misseri, figlia e sorella dei protagonisti del delitto di Avetrana. A pochi giorni dalla messa in onda della serie tv "Avetrana – Qui non è Hollywood” ispirata proprio al caso della ragazzina uccisa nel 2010 nella provincia di Taranto, la figlia di Michele Misseri e Cosina Serrano ha parlato del caso intervenendo a Farwest, il programma condotto da Salvo Sottile su Rai 3.

E ha sostenuto, come fatto in realtà già in passato, che in carcere ci sono due persone innocenti perché sarebbe stato suo padre a uccidere la nipote. “Mio padre ha ucciso Sarah, strasicuro”, è la risposta che Valentina Misseri dà quando le chiedono chi è il responsabile del delitto di Avetrana.

Michele Misseri – lo ricordiamo – è attualmente un uomo libero dopo aver finito di scontare una condanna per occultamento di cadavere, mentre in carcere condannate all’ergastolo per omicidio ci sono la moglie e la figlia, Cosina Serrano e Sabrina Misseri. Due innocenti, secondo Valentina Misseri, che ha aggiunto di pensare e sentire ogni giorno la mancanza di sua madre: “Non posso confidarmi con lei, mi manca proprio un pilastro, è come se fossi orfana, come se non avessi più nessuno”.

Il processo in corso a Taranto per l’omicidio di Sarah Scazzi può continuare con i giudici della Corte di Assise che restano al loro posto. Lo ha deciso il presidente Antonio Morelli dopo che i magistrati ieri si sono astenuti a seguito del video emerso durante l’ultima udienza.
Sarah Scazzi

Valentina Misseri, che all’epoca del delitto non si trovava ad Avetrana, ha spiegato anche perché suo padre avrebbe ucciso la cugina. "Secondo me lui ci ha provato con Sarah – ha detto nell’intervista – Giustamente lei si è rifiutata. E forse lì mio padre ha temuto che Sarah l'avrebbe raccontata a noi anche per salvarsi o per scappare. Quindi secondo me lui lì poi l'ha voluta zittire, l'ha voluta zittire per sempre. Buona parte dell'opinione pubblica pensa che io faccia parte comunque di una famiglia di assassini, quindi vengo chiamata assassina".

Misseri ha risposto anche a una domanda sulla colpevolezza della madre e della sorella dicendo di ritenere ci siano state forzature: “Un po' sono proprio le carte che me lo dicono, perché comunque la prima versione ha un senso logico, cioè lineare. Si capisce cioè una storia, per quanto brutta, banale, anche una banalità che non è stata accettata. Tutto il resto per me è la sceneggiatura di un film. Dall'altra c'era proprio l'intenzione dall'inizio di prendere mia sorella”.

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