Sarah Scazzi, parla Michele Misseri: “Non c’è giustizia, due innocenti in galera”
Ieri, intorno alle 14, i giudici della Corte di Taranto hanno letto l’attesa sentenza relativa al processo Scazzi. Sabrina Misseri e Cosima Serrano, rispettivamente cugina e zia di Sarah, sono state condannate alla pena dell’ergastolo perché accusate di essere le assassine della ragazzina di Avetrana. Lo zio Michele è stato condannato a 8 anni: lui, che da tempo si autoaccusa del delitto, secondo la Corte ha “solo” nascosto il cadavere di sua nipote. E Misseri, dopo la lettura della sentenza, ha commentato con la stampa quanto accaduto. Ha affermato che i giudici hanno messo in galera due donne, Sabrina e Cosima, che sono innocenti: “Questa non è giustizia, mi sono sentito male quando ho sentito quelle parole e mia moglie ha abbassato la testa. Assurdo. Cosa hanno fatto in Camera di Consiglio? Avevano già deciso. Gli innocenti in galera e io libero, anche di volare”.
Lo zio Michele: “Fosse per me mi ammazzerei” – Alla stampa Misseri ha detto ancora una volta di essere il responsabile della morte di Sarah Scazzi: "Sono stato io, devo continuare a battermi per loro. Fosse per me mi ammazzerei. Nei miei sonni pieni di incubi ho un solo sogno, vedere mia moglie e mia figlia libere. Io non merito di essere libero, non voglio essere un uomo libero, ma pagare per quello che ho fatto". Lo zio della vittima si è detto convinto che alla fine la verità verrà fuori. Alla domanda su cosa provi ora che è stata pronunciata la sentenza di primo grado ha detto: “È più il rimorso che la rabbia. Io avevo sperato, adesso è peggio. Quando andavo in aula parlavo con qualche avvocato, mi distraevo, adesso sono solo”.
I genitori di Sarah in televisione – All’indomani della sentenza hanno parlato anche i genitori di Sarah Scazzi, intervenuti nel corso della trasmissione televisiva “Domenica Live”. Concetta Serrano, la mamma di Sarah che per tutto il processo è stata presente in aula, ha detto di aver sperato in una sentenza di condanna perché “dopo aver ucciso una bambina in un modo così crudele l’ergastolo è anche poco”. In televisione la mamma della 15enne di Avetrana ha espresso anche quali sono stati i sentimenti provati ieri al Tribunale di Taranto: “Quando il giudice ha letto la sentenza ho provato tanto dolore, tristezza, smarrimento, poi mi veniva in mente Sarah alla quale bisognava dare giustizia”.