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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

La famiglia di Sarah Scazzi contro Nonciclopedia: “Offende la sua memoria”

“Questa non è satira, ma un insulto gratuito, fatto di espressioni ingiuriose ed immagini deplorevoli” scrivono i familiari della ragazzina uccisa ad Avetrana che chiederà per via giudiziaria la rimozione della pagina web.
A cura di B. C.
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In corso a Taranto una nuova udienza del processo per l’omicidio della 15enne di Avetrana: dall’autopsia si evince che Sarah fu uccisa con una cintura larga 2 centimetri e mezzo e che morì asfissiata dopo 2-3 minuti.
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Nonciclopedia torna a far discutere. Se in passato la versione fortemente satirica della più nota Wikipedia era finita nell'occhio del ciclone per la pagina su Vasco Rossi, ora a chiamare in causa la beffarda enciclopedia sono i familiari di Sarah Scazzi. “La nostra famiglia, ancora una volta, è costretta a subire ingiustificate offese alla memoria di Sarah da parte del sito web denominato ‘Nonciclopedia‘ ", afferma in una nota la famiglia della giovane di Avetrana, uccisa e gettata in un pozzo il 26 agosto 2010, che chiede l'intervento della magistratura affinché la pagina web sia cancellata dalla Rete. "Dobbiamo sopportare l’ennesimo attacco – si legge nel comunicato – da parte di chi utilizza internet con la pretesa e l’arroganza di presentare come satira quel che è, e rimane, solo ed esclusivamente un insulto gratuito, fatto di espressioni ingiuriose ed immagini deplorevoli. Espressioni ed immagini che, si ripete, non possono certamente ritenersi manifestazione del diritto di satira" continua la nota.

Episodi del genere, intollerabili, specie se ripetuti e continuati nel tempo – è detto ancora – non fanno che rinnovare un dolore mai sopito ed infangare ulteriormente il ricordo di Sarah". Su Nonciclopedia sono numerosi i riferimenti al delitto di Avetrana che potrebbero effettivamente lasciava perplessi e infastiditi anche i lettori comuni.  “Abbiamo deciso, a questo punto – conclude la nota della famiglia Scazzi– di intraprendere tutte le necessarie ed opportune iniziative giudiziarie interessando le competenti Autorità finalizzate a porre fine a questa ennesima e gratuita mortificazione del nostro dramma, anche attraverso la rimozione della pagina incriminata”.

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