Sarah Scazzi, in aula la psicologa cambia versione: “Misseri non confessò”
Si torna in aula a Taranto per la 31esima udienza del processo relativo all’omicidio di Avetrana e, a parlare dinanzi ai giudici, è la ex psicologa del carcere pugliese Dora Chiloiro, citata come teste dalla difesa di Sabrina Misseri. La sua deposizione, dopo l’ultima di Michele Misseri che si è ancora una volta accusato del delitto, è arrivata inaspettata. La ex psicologa, infatti, ha ritrattato alcune sue parole dichiarando di essere stata “imprecisa” nell’udienza preliminare del 7 novembre 2011 quando disse di aver avuto dei colloqui dietro le sbarre con Michele Misseri e che questo aveva detto di essere il responsabile della morte della nipote Sarah. Oggi Dora Chiloiro ha affermato di aver avuto tre colloqui con Misseri (il 10, 13 e 17 ottobre): “Sono stata imprecisa perché dopo ho potuto controllare i miei registri interni. Quei colloqui erano solo degli ascolti, in cui Misseri esprimeva stati d’animo, sensazioni, non c’erano contenuti e non erano previste domande”. La donna, rinviata a giudizio per falsa testimonianza avendo confermato le dichiarazioni dell’udienza anche alla Corte d’Assise, ha detto che in quel periodo era esposta a una forte pressione mediatica ed emotiva, che spesso avevano fatto riunioni sul caso ma di non aver più visto Misseri dopo il 17 ottobre 2010.
Ascoltata anche Luigina Quarta, ingegnere informatico – Dalla teste, insomma, non arriva la conferma che lo zio di Sarah avesse ammesso di aver ucciso la giovane. Oltre alla ex psicologa Chiloiro oggi a Taranto è stata ascoltata anche Luigina Quarta, ingegnere informatico citata dalla difesa delle due donne. La sua deposizione si è incentrata sulla questione della posizione del cellulare di Cosima Serrano, il pomeriggio della morte di Sarah. Secondo la Procura quel cellulare, al momento di una telefonata effettuata da Misseri, risultava nel garage della casa di Avetrana, l’ingegnere Quarta ha sostenuto, sulla base delle sue analisi, che la cella poteva essere agganciata invece in tutta la casa. La teste ha dichiarato che è quasi impossibile che un’onda radio non venga captata anche negli altri vani della casa, che si sarebbe dovuto misurare l’accertamento più volte e che il risultato è "approssimativo, statistico, mai certo". Le prossime udienze del processo, prima della pausa natalizie, sono previste il 12 e il 18 dicembre.