video suggerito
video suggerito
Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Il sindaco di Avetrana chiede di sospendere la serie tv su Sarah Scazzi: “Rischia di diffamare la città”

Il sindaco di Avetrana, Antonio Iazzi, ha chiesto la sospensione immediata della messa in onda della serie tv di Disney+ “Avetrana-Qui non è Hollywood”, dedicata all’omicidio di Sarah Scazzi: “Attentato ai diritti della personalità dell’ente comunale”.
A cura di Ida Artiaco
117 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Mancano pochi giorni all'uscita su Disney+ della serie tv "Avetrana-Qui non è Hollywood", dedicata all'omicidio di Sarah Scazzi, consumatosi nel 2010, e già ci sono polemiche. Dopo la bufera sulla locandina promozionale, è intervenuto direttamente il sindaco della cittadina pugliese, Antonio Iazzi, per chiedere la sospensione immediata della messa in onda, prevista per il prossimo 25 ottobre.

Iazzi, attraverso i suoi avvocati, ha depositato un ricorso cautelare d'urgenza per chiedere la rettifica della denominazione della serie tv "Avetrana – Qui non è Hollywood" e la sua "sospensione". "Risulta indispensabile visionarla in anteprima – ha spiegato il primo cittadino in una nota appena diffusa – al fine di appurare se l'associazione del nome della cittadina all'adattamento cinematografico susciti una portata diffamatoria rappresentandola quale comunità ignorante, retrograda, omertosa, eventualmente dedita alla commissione di crimini efferati di tale portata, contrariamente alla realtà".

Immagine

La comunità di Avetrana, ha aggiunto ancora il sindaco, "ha da sempre cercato di allontanare da sé i tanti pregiudizi dettati dall'omicidio, dal momento che la tragedia destò sgomento nella collettività, interessata da una imponente risonanza mediatica, che stimolò l'ente a costituirsi parte civile nel processo penale a carico di Misseri Michele" e degli altri imputati. "La messa in onda del prodotto cinematografico – si legge ancora – rischia invece di determinare – prescindendo anche dal contenuto che al momento si ignora – un ulteriore attentato ai diritti della personalità dell'ente comunale, accentuando il pregiudizio che il titolo già lascia presagire nel catapultare l'attenzione dell'utente sul territorio più che sul caso di cronaca".

Il ricorso del sindaco di Avetrana è stato presentato nei confronti della recensione sulla serie presentata alla Festa del Cinema di Roma. L'autrice, Angela Prudenzi, ha spiegato all'AdnKronos che la sua era una recensione "sul testo. Abbiamo visto la serie, che risponde a dei canoni che sono quelli della serialità, estetici, narrativi, e su questo abbiamo espresso un giudizio. Ho cercato di raccontare ed esprimere cosa questo testo volesse significare, è una lettura filologica, è così che la critica si esercita. Non lavoriamo per un ente turistico o per un sito di viaggi. Il testo, cioè la serie, parla di Avetrana, questo non possiamo cambiarlo. Si può essere d'accordo o meno sul mio giudizio, io ho trovato che fosse sviluppata molto bene, ho apprezzato la regia, incredibilmente bravi gli interpreti, qualcun altro può non essere d'accordo ma è sull'oggetto serie tv Avetrana. Non credo sia giusto mischiare le due cose, anche perché personalmente non ci ho proprio pensato, per me valeva quello che stavo vedendo in quel momento".

Si ricordi che per il delitto di Avetrana, avvenuto nell'agosto del 2010, sono state condannate all'ergastolo in via definitiva Sabrina Misseri e Cosima Serrano, cugina e zia di Sarah Scazzi, e il padre e marito delle due, Michele Misseri, condannato per concorso in soppressione di cadavere ma da mesi ormai uomo libero, avendo finito di scontare la sua pena.

117 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views