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Sara Pedri, massiccia operazione sul lago di Santa Giustina: si cerca la ginecologa scomparsa

Intensificate le ricerche per trovare Sara Pedri, la ginecologa scomparsa da Cles il 4 marzo 2021. In corso da questa mattina una massiccia operazione sul lago di Santa Giustina.
A cura di Susanna Picone
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Da questa mattina, sabato 28 maggio, è in corso una massiccia operazione di ricerca sul lago di Santa Giustina. Si cerca Sara Pedri, la giovane ginecologa forlivese che proprio da quella zona è scomparsa ormai oltre un anno fa, il 4 marzo del 2021. Vicino a un ponte nei pressi del lago lo scorso anno era stata ritrovata la sua auto. Nei mesi precedenti la sua scomparsa da Cles, secondo le testimonianze Sara era stata vittima di pesanti episodi di mobbing presso il reparto dell’ospedale in cui aveva da poco iniziato a lavorare, il Santa Chiara di Trento. Una situazione che l’avrebbe portata a togliersi la vita.

L’albero in memoria di Sara Pedri, parco urbano di Forlì
L’albero in memoria di Sara Pedri, parco urbano di Forlì

Le ricerche di Sara Pedri

All'operazione di oggi stanno partecipando oltre 40 operatori specializzati tra Soccorso Alpino Stazione Val di Non, vigili del fuoco volontari di Revò, Cagnò, Cles e Banco con 4 gommoni e un ecoscandaglio, Guardia di Finanza, Soccorso Alpino di Tione con 7 cani, di cui 3 ricerca cadaveri e 4 da ricerca, Carabinieri delle stazioni di Borgo d’Anaunia, Novella, Rumo. Le ricerche della giovane donna, coordinate dal comando della Compagnia di Cles e dirette dal Commissariato del Governo di Trento, proseguono in esecuzione del piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, attivato dal Commissariato del Governo di Trento.

Il processo

L’11 aprile scorso c’è stata una udienza al Palazzo di giustizia di Trento per raccogliere la testimonianza di un'infermiera e una dottoressa nell'ambito del procedimento sui presunti maltrattamenti sul luogo di lavoro da parte dell’ex primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale Santa Chiara di Trento, Saverio Tateo, e della sua vice, Liliana Mereu. Il processo contro Tateo e Mereu vede 21 parti offese, tra cui la stessa Sara, e 9 testimoni tra medici o ostetrici colleghi della giovane scomparsa. L'incidente probatorio è stato chiesto dalla Procura di Trento per evitare la vittimizzazione secondaria dei testimoni. Le due professioniste avrebbero confermato il clima di tensione all’interno del reparto. Erano presenti anche i genitori di Sara Pedri.

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