Sara Pedri, la commissione dell’ospedale di Trento ha chiesto il licenziamento del primario Tateo
Licenziamento in tronco, è questa la richiesta avanza dalla Commissione disciplinare dell'Apss, l'Azienda provinciale per i servizi sanitari della provincia di Trento, per l'ex primario del reparto di ginecologia del Santa Chiara, Saverio Tateo. Dopo una lunga istruttoria la Commissione ha così depositato le conclusione dell'inchiesta interna all'ospedale partita dopo la denuncia dei famigliari di Sara Pedri, la ginecologa originaria di Forlì scomparsa lo scorso 4 marzo dopo aver lavorato per diversi mesi nell'ospedale gestito da Tateo.
In questa vicenda il perseguitato è Tateo
La giovane, secondo quanto emerso in questi mesi di indagine, sarebbe stato vittima di mobbing sul posto di lavoro costretta a lavorare in un clima in cui era costantemente vessata e presa di mira dai suoi superiori come avrebbe raccontato alla sorella, tanto da decidere di rassegnare le proprie dimissioni, proprio qualche giorno prima di sparire. Una vicenda che sembra aver aperto un vaso di pandora: in queste settimane infatti sono state sentite diverse testimonianze di chi avrebbe subito lo stesso trattamento riservato a Sara Pedri. La Commissione ha ascoltato anche Tateo che nel frattempo è stato trasferito a Pergine. Al momento non è stata presa ancora nessuna decisione, l'ultima parola dovrà pronunciarla il Comitato dei Garanti che potrà anche decidere di lasciare Tateo nel suo ruolo. Intanto il legale dell'ex primario, Vincenzo Ferrante, ha spiegato la posizione del suo assistito al quotidiano l'Adige: "Alle contestazioni mosse al dottor Tateo abbiamo risposto punto per punto depositando un'ampia documentazione che dimostra la piena legittimità delle decisioni prese nella gestione dell'Unità operativa – le parole dell'avvocato – mi verrebbe da dire che in questa vicenda il perseguitato è Tateo".