Anna, 19 anni, e la sua storia choc: “Ho pensato di morire, o forse era solo quello che volevo”
"Quelle sere eravamo invincibili, avremmo potuto fare di tutto. Potevamo rapinare una banca, fare del male a chiunque. Quelle sere potevamo uccidere". È forte e parte dal vissuto personale il messaggio di Anna, 19 anni, studentessa del liceo classico, ex tossicodipendente, che dopo la sua esperienza ha deciso di raccontarsi. A quindici anni è entrata a far parte di un gruppo di tossici, che nel giro di qualche settimana hanno provato a rovinarla. Dalle parole erano passati velocemente ai fatti. "Ho provato tutto", racconta Anna. "Non volevo farmi aiutare, ero convinta di stare bene. Ogni occasione era buona per ‘farmi'". Anna, quando è entrata per la prima volta nel tunnel della droga, era poco più che una ragazzina. "Una sera – racconta – ho pensato di morire. Anzi. Forse lo desideravo con tutto me stessa. Forse era proprio chiudere gli occhi e non svegliarmi più l'unica cosa che volevo".
Un giorno, a sedici anni, è scappata di casa. I suoi genitori, a quel punto, si sono accorti del suo malessere. "Mia mamma ha capito tutto, ha capito che mi drogavo e che ero in una bruttissima situazione. Ho dovuto farmi schifo, mentre mi accorgevo di aver deluso in primis lei, che aveva sempre creduto in me". A quel punto Anna è uscita dal periodo buio in cui era piombata a quindici anni. E per lei, oggi, comincia una lunga battaglia, per far capire ai giovani gli effetti devastanti che le sostanze stupefacenti possono avere su di loro. Anna ha scritto un brano, in cui racconta l'incubo che ha vissuto per anni, spiegando anche di aver visto alcuni suoi amici non farcela, e morire davanti a lei. "Ragazzi – comincia così il suo messaggio ai giovani -, di droga si muore. Io ce l'ho fatta, non sono morta. Ma fatevi aiutare. So che è difficile, ma ce la farete. Fatelo, finché siete in tempo. Potrebbe non esserci una seconda volta".