Saponara: “I soccorsi non sono mai arrivati, siamo in Sicilia” (VIDEO)
Dopo l'alluvione a Saponara: "Siamo stati abbandonati"
La gente reclama i ritardi nei soccorsi e l'assenza di assistenza. Durante la loro tragedia gli abitanti si sono aiutati da soli.
![Alluvione Messina](https://staticfanpage.akamaized.net/socialmediafanpage/wp-content/uploads/2011/11/alluvione-messina.jpg)
Lo sconforto gridato da una donna con gli occhi pieni di lacrime cattura fortemente l'attenzione pubblica. Oggi, dopo il disastro di cui sono state vittime i siciliani, risaltano le sue parole: "Siamo stati lasciati soli". I disastri ripetuti, quasi identici, che si stanno verificando in Italia ci restituiscono le stesse immagini, ci riportano alla mente le stesse domande, ci interrogano su chi o cosa non è andato bene. Se mettessimo a confronto i filmati delle alluvioni di Genova con quelle di Messina e quelle di Catanzaro non potremmo scorgere tante differenze, noteremmo la stessa delusione tra la gente, la stessa disperazione sui loro volti, la stessa disillusione. Saponara, un comune a 25 km da Messina, è uno dei paesi che è stato ingoiato dalle alluvioni, tra il silenzio e l'indifferenza.
Il dramma si ripete da tempo, i fiumi straripano e la città rimane ricoperta e devastata dal fango, distruggendo la vita degli abitanti. Sono stati gli stessi residenti di Saponara a scavare tra il fango a mani nude, con lo sconforto negli occhi. La signora che dà voce alla disperazione, che lamenta i ritardi e la noncuranza è la vicina di casa di 2 delle 3 vittime del nubifragio a Messina, che ha portato con sé case, strade e persone. Le due vittime erano padre e figlio e sono stati i vicini di casa a cercarli tra i detriti, i soccorsi non sono mai arrivati. Al buio e sotto la pioggia scrosciante ai cittadini non era rimasto che aiutarsi l’un con l’altro, non perdendo il coraggio, ma infondendoselo a vicenda.
A Giampilieri la situazione non è cambiata
Due anni dopo l'alluvione a Giampilieri nel 2009 i lavori vanno a rilento e i fondi sono bloccati.
La gente era preoccupata già da due settimane a Saponara, quando si temeva che si finisse in tragedia come due anni fa a Giampilieri. Con un nubifragio frana la montagna, esonda il torrente e il paese è ingoiato senza remore. I cambiamenti erano attesi con ansia, ma non sono arrivati, il disastro di oggi è un disastro annunciato. Due anni dopo l'alluvione di Giampilieri, in cui morirono 37 persone, nulla sembra essere mutato. Secondo la gente "la situazione è peggiorata". È un uomo di 74 anni a dirlo, che ad oggi non può ancora tornare nella sua casa.
Sebbene i soldi siano stati erogati, non si è ancora nella direzione giusta, come afferma il sindaco di Scaletta Zanclea, Mario Briguglio. E poi ha aggiunto:
Io sindaco di Scaletta non sono stato nominato soggetto attuatore, quindi non ho avuto la possibilità di stabilire nel mio territorio cosa andava fatto e cosa non andava fatto. Abbiamo dovuto "subire" le decisioni di tecnici e persone competenti, però tante cose io non le ho condivise.
Forse i cambiamenti arriveranno quando ormai sarà troppo tardi. Per il momento dalla gente riusciamo a captare soltanto scoraggiamento e grande sfiducia.