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Sanitari aggrediti a Foggia, 20 indagati tra medici e infermieri per la morte di Natasha Pugliese

Venti persone, tra medici e infermieri, sono stati iscritti nel registro degli indagati per la morte di Natasha Pugliese a Foggia come atto dovuto in vista dell’autopsia sul corpo della 22enne. Dopo il decesso della giovane, ricoverata al Policlinico Riuniti da giugno in seguito a un incidente, i familiari aggredirono il personale sanitario che si barricò in una stanza.
A cura di Ida Artiaco
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La Procura di Foggia ha iscritto nel registro degli indagati 20 sanitari, tra medici e infermieri, per la morte di Natasha Pugliese, la 23enne deceduta il 14 settembre scorso al Policlinico della città pugliese dove era ricoverata da giugno a causa delle gravi ferite riportate dopo essere stata travolta mentre era in monopattino.

La vicenda è finita all'attenzione della cronaca nazionale perché i familiari della ragazza hanno aggredito il personale medico, che fu costretto a barricarsi in una stanza del nosocomio, come dimostra un video poi finito sui social: "Lo facciamo solo perché le persone devono sapere la verità: Natasha è stata uccisa dai medici e questo è l'inizio di un incubo che non finirà più", aveva scritto la sorella di Natasha, Tatiana, su Facebook.

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Come riporta Il Corriere della Sera, ora gli inquirenti dovranno accertare se "medici e infermieri del Policlinico Riuniti abbiano cagionato o cooperato nel cagionare per colpa il decesso di Natasha Pugliese ammettendo o omettendo prestazioni sanitarie". Si tratta di un atto dovuto poiché domani si svolgerà l'autopsia sul corpo della ragazza, che sarà eseguita dal professor Vittorio Fineschi, che in passato è stato anche direttore del reparto di Medicina Legale del Policlinico Riuniti di Foggia. Sul decesso della 22enne, che era ricoverata nel reparto di chirurgia toracica, anche la direzione generale dei Riuniti ha aperto una indagine interna.

Per protesta contro l'aggressione subita dai colleghi, che ha dato vita ad una vera e propria escalation di episodi di violenza ai danni del personale sanitario non solo in Puglia ma anche nel resto d'Italia, ieri si è svolta proprio al Policlinico di Foggia una manifestazione promossa dai sindacati dei medici Anaao Assomed e Cimo-Fesmed. "Scendere in  piazza ora è molto importante: è ora di dire basta a tutta questa violenza", ha dichiarato in un'intervista Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale Ordini dei medici.

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