Saman, il cugino tradito dal cellulare: era l’ultimo ricercato in Europa, genitori ancora latitanti
Sarebbe apparso collaborativo Nomanhulaq Nomanhulaq, il cugino 35enne di Saman Abbas arrestato ieri a Barcellona. Diversamente da quanto avvenuto con gli altri due parenti della diciottenne di Novellara scomparsa dalla sera del 30 aprile scorso dopo essersi opposta a un matrimonio combinato, l’atteggiamento dell’ultimo fermato sarebbe apparso subito piuttosto collaborativo e questo fa trapelare ottimismo per il prosieguo delle indagini. L’uomo è ora nelle mani del tribunale dell'Audiencia Nacional, con sede a Madrid e competenze su tutta la Spagna. Tra oggi e domani un giudice dovrà stabilire se convalidare l'arresto e successivamente, probabilmente nel giro di una decina di giorni, l'eventuale estradizione in Italia. A quanto si apprende, già in giornata Nomanhulaq potrebbe essere sentito in videoconferenza da Barcellona.
Come è stato incastrato il cugino di Saman in Spagna
Nomanhulaq Nomanhulaq è accusato, nell'inchiesta della Procura e dei carabinieri di Reggio Emilia, di concorso in sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere della cugina Saman Abbas. Arrestato ieri mattina in un appartamento della periferia di Barcellona, il 35enne pachistano è uno dei cinque indagati per la scomparsa della ragazza, insieme ai genitori, partiti per il Pakistan e mai rientrati in Italia nel maggio scorso, un altro cugino e uno zio (questi ultimi fermati in Francia e detenuti nel carcere di Reggio Emilia). L’uomo, per il quale era stato emesso un mandato d'arresto europeo dal giudice per le indagini preliminari del tribunale della città emiliana nel maggio scorso, era già stato individuato nei primi giorni della sua fuga dall'Italia, dopo che si era diretto in Spagna, dove è iniziato il monitoraggio delle zone dove poteva essersi rifugiato. La svolta, a quanto si apprende, si è concretizzata con la trasferta dei carabinieri di Reggio Emilia a Parigi (quando è stato arrestato lo zio Danish Hasnain, considerato l’esecutore materiale del delitto), dove era stato trovato il suo numero di telefono. Quindi sarebbe stata richiesta un'intercettazione telefonica che ha poi portato a lui.
All'appello mancano i genitori di Saman
Il 35enne era l'ultimo, dei familiari indagati, ricercato in Europa. Finora nessuno dei familiari di Saman arrestati ha ammesso nulla, al contrario tutti si sono detti estranei al delitto. E all’appello mancano adesso solo i genitori della diciottenne scomparsa.