Saman Abbas uccisa per motivi economici secondo i 2 nuovi testimoni: “Business dei matrimoni combinati”
Le dichiarazioni di due detenuti relative alla morte di Saman Abbas e alle modalità dell'omicidio della 18enne di Novellara raccontate dallo zio Danish Hasnain hanno tenuto banco nella nuova udienza a Reggio Emilia nel processo per la morte della ragazza che si era opposta a un matrimonio combinato.In aula si è verificato uno scontro tra accusa e difesa: stando a quanto spiegato dai due compagni di cella di Hasnain, la ragazza sarebbe stata uccisa principalmente per motivi economici legati a un presunto business di matrimoni combinati. La Procura ha chiesto di sentire come testimoni anche due agenti di polizia penitenziaria, oltre a un'infermiera ai quali i due detenuti avrebbero manifestato l'intenzione di testimoniare davanti ai magistrati.
Secondo il procuratore capo Gaetano Calogero Paci, si tratta di una "prima confessione extragiudiziale fatta in un momento di particolare sconforto". I riscontri confermerebbero la "genuinità dei racconti dei due carcerati". I difensori non si sono opposti all'audizione dei testimoni, ma non ritengono credibili i loro racconti, tant'è che è stato depositato altro materiale come controprova, tra cui le sentenze di condanna a carico dei due teste per affermare la loro presunta fama di "soggetti inattendibili".
"Le versioni – sostiene il legale Liborio Cataliotti che difende Hasnain – sono smentite dai filmati del 30 aprile 2021 e dalla perizia medico-legale sul mozzicone di sigaretta che non appartiene a nessuno dei cinque imputati". L'avvocato Luigi Scarcella, che difende il cugino di Saman, Nomanhulaq Numanhulaq, ha definito i due testimoni "teatranti" che hanno "messo in piedi una farsa con contraddizioni e affermazioni ridicole". Secondo l'ultimo legale della difesa, Enrico Della Capanna, che assiste Shabbar Abbas, padre della 18enne, chi è sottoposto a restrizione "dice cose per molti motivi, non ultimo ottenere dei vantaggi".
Della Capanna ha chiesto di sentire altri detenuti con cui Hasnain potrebbe aver parlato: tra loro anche Milan Racz, condannato in primo grado per l'omicidio di via Stalingrado a Reggio Emilian. Secondo l'avvocato, Hasnain si confidò con il detenuto in due occasioni: sotto la doccia e mentre giovavano a carte.
In aula vi era anche la difesa del fidanzato di Saman Abbas, Barbara Iannuccelli. "Siamo prontissimi per questo rush finale. La giustizia vera è faticosa, lo facciamo per Saman, uccisa e sepolta sotto due metri di terra insieme ai suoi sogni". La legale si è costituita parte civile nel processo per l'uccisione della giovane pachistana. La Corte deve decidere se sospendere i termini di custodia cautelare, come richiesto dalla Procura, data la complessità dell'attività istruttoria e deve decidere sulla possibilità di far deporre come testimoni i due detenuti che avevano confidato ai magistrati le confessioni di Hasnain.
I difensori hanno acconsentito all'acquisizione di tutti i verbali e le videoregistrazioni delle testimonianze, che renderebbero superflua la testimonianza in aula. Il 26 settembre verranno invece sentiti i medici legali, mentre l'archeologo forense sarà ascoltato il 13 ottobre. Il 29 settembre, il padre Shabbar verrà sentito insieme a Saqib, fidanzato della vittima.