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Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas, tribunale Pakistan accetta estradizione del padre: la decisione ora spetta al ministero

Dal Pakistan arriva un primo ok all’estradizione di Shabbar Abbas, il padre di Saman, la giovane di 18 anni uccisa a Novellara. La decisione dei giudici del Pakistan ora dovrà essere valutata dal Ministero dell’Interno.
A cura di Susanna Picone
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Saman Abbas e il padre Shabbar
Saman Abbas e il padre Shabbar
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Dal Pakistan arriva un primo ok all’estradizione di Shabbar Abbas, il padre di Saman, la diciottenne uccisa a Novellara (Reggio Emilia) nella primavera del 2021 e ritrovata cadavere, seppellita in una profonda buca vicino casa, solo mesi dopo.

Secondo quanto anticipa la trasmissione Mediaset “Quarto grado”, questa mattina la corte del tribunale pakistano avrebbe accettato la richiesta dell’estradizione di Shabbar Abbas in Italia. Secondo le informazioni in possesso della trasmissione, nel documento depositato in aula la corte avrebbe anche rigettato la richiesta di rilascio su cauzione presentata dal legale pakistano dell’uomo, che in Italia è a processo con la moglie (ancora latitante) e altri tre familiari.

La decisione dei giudici del Pakistan ora dovrà essere valutata dal Ministero dell’Interno prima di procedere all’estradizione dell’uomo. Il governo pakistano, infatti, precisa il legale, potrebbe opporsi alla decisione dei giudici.

Shabbar Abbas in Italia è accusato di omicidio volontario e soppressione di cadavere insieme alla moglie Nazia, il fratello Danish Hasnain e due cugini della giovane uccisa. In una delle udienze del processo in corso a Reggio Emilia Abbas è apparso in videocollegamento. L'uomo ha detto di parlare poco l'italiano e l'udienza è andata avanti col giudice che ha sancito la riunificazione della posizione di Shabbar che era stata stralciata proprio in attesa del videocollegamento.

Dopo innumerevoli rinvii, l’ultimo appuntamento per l'estradizione in tribunale in Pakistan per Shabbar Abbas risale alla scorsa settimana, quando però c’era stato ancora un nulla di fatto. L’ultima volta a causare lo slittamento del pronunciamento del magistrato di Islamabad, dove il padre di Saman è recluso dalla fine dello scorso anno, era stato l'anticipo delle festività religiose islamiche, l’Eid, la festa del sacrificio.

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