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Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas scomparsa, il padre: “Si trova in Belgio e sta bene”. Indagati cinque familiari

Secondo quanto dichiarato da Shabbar Abbas, padre della 18enne Saman scomparsa nel nulla da un mese dopo essersi opposta a un matrimonio combinato, la ragazza si troverebbe in Belgio. “Sta bene – ha affermato -. Presto spiegherò tutto alle autorità”. Nel frattempo i carabinieri continuano a indagare per omicidio e occultamento di cadavere. Sotto accusa 5 familiari.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Saman Habbas
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"Mia figlia è in Belgio e sta bene" aveva dichiarato Shabbar Abbas, padre di Saman scomparsa nel nulla da oltre un mese dopo essersi opposta a un matrimonio combinato. La 18enne di Novellara aveva denunciato le intenzioni dei familiari agli assistenti sociali dopo aver scoperto un viaggio prenotato a suo nome per il Pakistan, lì dove avrebbe dovuto sposare un uomo più grande di lei. Saman era stata accolta in una struttura protetta nel Bolognese, ma poi aveva deciso di fare ritorno nella casa dei genitori per motivi ignoti. Per la sua scomparsa, ora, sono indagati cinque familiari: il padre, il fratello e tre cugini. Uno di questi è stato arrestato in Francia, mentre cercava di raggiungere alcuni parenti in Spagna. I Carabinieri che conducono le indagini coordinati dalla Procura di Reggio Emilia sono nuovamente all'opera per le ricerche del corpo. Ritengono che la giovane sia stata uccisa e che il suo corpo si trovi nei campi coltivati nei pressi dell'azienda agricola.

Le immagini delle telecamere

Le immagini delle telecamere di videosorveglianza nelle zone limitrofe all'azienda Le Valli, lì dove lavorava Shabbar Abbas, mostrano nella serata del 29 aprile tre persone provviste di un secchio, un sacco nero per la spazzatura e una pala. I tre appaiono per la prima volta intorno alle 19.00 di quel giorno per poi essere nuovamente inquadrati due ore dopo. Secondo gli inquirenti, la ragazza sarebbe stata uccisa e il suo corpo si troverebbe in campagna. Con l'accusa di omicidio e occultamento di cadavere è stato arrestato a Nimes un cugino di Saman che stava cercando di lasciare la Francia per raggiungere alcuni parenti in Spagna. Nonostante le rassicurazioni fornite dal padre della ragazza, gli inquirenti non credono alla sua partenza per il Belgio. Quando i familiari hanno abbandonato l'Italia per fare ritorno in Pakistan, a nome della ragazza non risultava alcun biglietto aereo. Secondo quanto rilevato dalle prime indagini, Saman non ha mai lasciato il Paese. "Tornerò in Italia presto e spiegherò tutto" aveva dichiarato il genitore raggiunto al telefono dal quotidiano Il Resto del Carlino.

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Il proprietario dell'azienda agricola

Ivan Bartoli, titolare dell'azienda agricola Le Valli per la quale lavora Shabbar Abbas, ha commentato le dichiarazioni riguardanti un possibile viaggio all'estero della 18enne. "Saman in Belgio? Magari, sarebbe una bella notizia saperla viva e vegeta". Per la stessa azienda lavoravano anche il fratello della ragazza scomparsae due cugini, tutti indagati. Secondo quanto dichiarato da Shabbar, le telecamere di sorveglianza hanno ripreso un suo intervento in azienda per sistemare le tubature delle serre. "Non ricordo bene di avergli ordinato un intervento del genere – ha commentato Ivan Bartoli -. Può darsi. Se quel giorno aveva piovuto molto, allora è probabile che possa aver richiesto questa riparazione. Non quadra l'orario. Non penso di aver chiesto una cosa del genere in serata. Se l'ho fatto, è successo nel pomeriggio. Mi sembra di aver capito che le telecamere, inoltre, non abbiano inquadrato Shabbar.  In quel periodo lui era in convalescenza dopo aver chiesto qualche giorno di riposo per un forte mal di schiena. Nei giorni scorsi, i carabinieri italiani avevano avuto un contatto telefonico con Abbas che aveva riferito di voler tornare nel nostro Paese in tempi brevi. Alle autorità ha detto di aver previsto il rientro per i primi dieci giorni di giugno. 

Saman, la vita occidentale, la scuola e il rap

La ragazzina di appena 18 anni viveva la vita di una cittadina occidentale qualunque. Nata e cresciuta in Italia, cercava di seguire la moda, era brava a scuola e ascoltava il rap. Nonostante i suoi ottimi voti e i suggerimenti degli insegnanti, i genitori non volevano che continuasse gli studi una volta finito il liceo. La ragazza sognava di iscriversi all'Università contro il parere dei familiari che invece ritenevano fosse opportuno farle concludere il ciclo di istruzione con il diploma superiore.

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