Saman Abbas, possibile svolta: dal Pakistan ordine di cattura nei confronti dei genitori latitanti
Ordine di cattura per i genitori di Saman Abbas emesso dal Pakistan. A dare la notizia che potrebbe portare a una svolta nel caso della diciottenne di origine pakistana scomparsa e si presume assassinata dai suoi familiari a Novellara (Reggio Emilia) è stata Maria Josè Falcicchia, direttrice della seconda divisione dell'Interpol, ospite ieri sera alla trasmissione di Rete4 "Quarto Grado".
"Il Pakistan ha valutato di emettere un provvedimento di cattura nazionale" nei confronti dei genitori di Saman Abbas, ha detto la dirigente, che ha aggiunto: "Nelle scorse settimane le autorità del Pakistan hanno recepito la fondatezza delle attività svolte in Italia dai carabinieri di Reggio Emilia e dall'autorità giudiziaria supportata dai servizi di cooperazione di polizia. Dopo una valutazione molto lunga per un caso complicato anche per loro e senza precedenti, hanno deciso di fare propria la ‘red notice', ossia la richiesta di arresto internazionale già nel circuito Interpol, delegando le autorità di polizia del Punjab, regione dalla quale proviene la famiglia di Saman".
Qualora i genitori dovessero venire arrestati si aprirebbero le trattative per l'estradizione. "L'Italia ha già chiesto l'estradizione – ha detto ancora Falcicchia – Il Pakistan cita un vecchio trattato del '72, ma per noi l'estradizione non è esclusa. Non c'è un attuale trattato firmato da entrambi i Paesi ed esiste l'estradizione di cortesia, una consuetudine internazionale che spesso tanti Paesi adottano. Siamo molto fiduciosi per la sensibilità che abbiamo riscontrato dalle autorità pachistane, sono stati due anni lunghi ma non privi di impegno e di continue attività svolte dall'Interpol e dal nostro esperto di sicurezza presso l'ambasciata in Pakistan. Recentemente i nostri vertici di cooperazione internazionale, il generale Giampiero Ianni e il prefetto Vittorio Rizzi, hanno incontrato le autorità pachistane a margine di un incontro in India”.
Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, i genitori della diciottenne vista per l’ultima volta la notte tra il 30 aprile e il primo maggio 2021, hanno lasciato l’Italia per rifugiarsi in Pakistan poche ore dopo la scomparsa della figlia. Entrambi sono latitanti.
Finora sono stati invece arrestati, e si trovano in carcere in Italia, lo zio Danish Hasnain – ritenuto l'esecutore materiale del delitto – e i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq. Il 10 febbraio comincerà il processo in Italia che vede tutti e cinque i parenti di Saman (compresi i genitori) rinviati a giudizio, accusati in concorso di sequestro di persona, omicidio e soppressione di cadavere.