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Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas, nessuna novità dall’interrogatorio del cugino: anche lui si dice estraneo ai fatti

Nessuna novità sul caso Saman Abbas dall’interrogatorio di Nomanhulaq Nomanhulaq, il cugino arrivato nei giorni scorsi dalla Spagna, dove era stato arrestato dopo mesi di latitanza.
A cura di Susanna Picone
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Nessuna novità sul caso Saman Abbas, la ragazza scomparsa il 30 aprile dello scorso anno da Novellara, nel Reggiano, e probabilmente uccisa dai suoi familiari dopo aver detto no a un matrimonio combinato. Nomanhulaq Nomanhulaq, l’ultimo cugino arrestato in Spagna e arrivato nei giorni scorsi in Italia, si è detto estraneo ai fatti. “Il mio assistito ha contestato tutti gli addebiti che gli sono stati elevati e si è dichiarato estraneo ai fatti”, è quanto si è limitato a dire al termine dell’interrogatorio Luigi Scarcella, avvocato difensore del cugino indagato per omicidio e occultamento del cadavere. Nomanhulaq Nomanhulaq – in videocollegamento col tribunale dal carcere di Reggio Emilia dove si trova da martedì scorso – davanti alle domande della pm Laura Galli, che coordina le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo reggiano, e del gip Luca Ramponi, questa mattina si è poi avvalso della facoltà di non rispondere.

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Nomanhulaq, 35 anni, è stato l’ultimo dei familiari di Saman Abbas finiti in manette: l’uomo è stato fermato il 14 febbraio scorso a Barcellona dopo una latitanza durata quasi dieci mesi. Il suo atteggiamento dopo l'arresto era apparso piuttosto collaborativo e questo aveva fatto sperare per il prosieguo delle indagini, ma purtroppo neppure oggi sono arrivate informazioni utili per chiarire quanto accaduto alla diciottenne. Prima di lui sono stati arrestati e sono ancora in carcere un altro cugino della giovane di Novellara, Ikram Ijaz, e lo zio Danish Hasnain, considerato l’esecutore materiale dell’omicidio. Ma finora tutti hanno detto di non c'entrare nulla con la scomparsa della parente. Restano ancora liberi i genitori di Saman, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, scappati in Pakistan subito dopo la scomparsa della figlia.

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