Saman Abbas, lo zio verrà estradato in Italia: “Non mi oppongo”. È accusato dell’omicidio della nipote
Un colpo di scena quello al quale hanno assistito in aula quest'oggi a Parigi i giudici della Corte d'Appello quando Danish Hasnain ha rinunciato ad opporsi all'estradizione dalla Francia in Italia. Alla quinta udienza e a cinque mesi dall'arresto avvenuto nella capitale francese lo scorso 22 settembre, lo zio di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa da Novellara il 30 aprile 2021, si è rivolto ai giudici dicendo: "Non mi oppongo, non serve a niente che io resti qui". Una svolta dunque in un lungo iter giudiziario che sembrava destinato ad un'unica conclusione e che vedrà l'arrivo dell'uomo in Italia nelle prossime settimana: i giudici comunicheranno infatti fra una settimana la procedura di estradizione nel nostro Paese.
L'uomo è accusato di essere l'esecutore materiale del delitto della nipote avvenuto la sera della sua scomparsa. Gli inquirenti ipotizzano che sia stata uccisa dai familiari, ma non sono mai riusciti a rinvenire il corpo. I genitori, i cugini e lo zio potrebbero aver progettato l'omicidio come "punizione" nei confronti dell'adolescente che non voleva accettare un matrimonio combinato e vestiva all'occidentale. Il sogno della ragazza era poter partire verso la Francia insieme al ragazzo che amava, conosciuto online durante il soggiorno in una struttura protetta nel Bolognese. Nei giorni scorsi è arrivata la svolta quando è stato ritrovato un frammento osseo a Boretto, nella zona del Po, frammento che, secondo la Procura di Reggio Emilia, potrebbe appartenere proprio a Saman. Il ritrovamento sarebbe avvenuto il 3 novembre ma la notizia è trapelata solo ora. Ora toccherà ai Ris di Parma effettuare gli esami sul frammento ritrovato i cui risultati non arriveranno prima di alcune settimane.