Saman Abbas, in un video “gli ultimi istanti di vita” della 18enne prima di essere consegnata allo zio
Risalgono alla notte tra il 30 aprile e l'1 maggio le immagini che riprendono quelli che secondo la procura di Reggio Emilia sono gli ultimi istanti di vita di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa da quasi un anno e per il cui omicidio è stato chiesto il rinvio a giudizio dei genitori, dello zio e di due cugini.
In un video, che fa parte degli atti della richiesta di processo avanzata dalla pm Laura Galli, si vede Saman accompagnata dai genitori mentre avanza verso la campagna dell'azienda agricola dove la famiglia Abbas viveva a lavorava. Ha sulle spalle uno zainetto e quando sono trascorsi nove minuti dopo la mezzanotte, la 18enne scompare dall'inquadratura delle telecamere di videosorveglianza insieme ai genitori, un minuto dopo si vedono i soli genitori di Saman ritornare verso l'azienda: la ragazza non c'è. Passano altri cinque minuti e il padre torna nuovamente verso le campagne per poi riapparire agli occhi delle videocamere con in mano lo zainetto che Saman aveva pochi minuti prima sulle spalle. In quei minuti, secondo l’accusa, la giovane sarebbe stata consegnata allo zio e ai cugini prima di essere uccisa. Il suo cadavere nonostante le ricerche andate avanti per mesi non è mai stato ritrovato.
Lo scorso 23 aprile la pm Laura Galli, ha richiesto il rinvio a giudizio per i cinque famigliari di Saman indagati per omicidio e soppressione di cadavere della ragazza. Lo zio della 18enne, Danish Hasnain, e i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, sono stati arrestati dopo una latitanza all’estero e attualmente sono in carcere in Italia, i genitori di Saman invece presumibilmente si trovano in Pakistan, dove sono scappati subito dopo la scomparsa della figlia. Su di loro pende la richiesta di estradizione da parte dell’Italia. Secondo l'accusa i genitori di Saman avrebbero organizzato il suo omicidio dopo il rifiuto di della figlia a un matrimonio combinato in patria con un cugino pakistano molto più grande di lei. Ora il giudice dovrà fissare l'udienza preliminare.