Saman Abbas, in corso l’autopsia: “Analisi anche sui vestiti per trovare tracce degli assassini”
Sono in corso gli accertamenti autoptici sul cadavere di Saman Abbas, la 18enne di origini pakistane residente a Novellara uccisa dopo aver rifiutato un matrimonio combinato. Il Dna potrà confermare l'identità del cadavere rinvenuto nei pressi del casolare abbandonato poco lontano dall'abitazione della famiglia Abbas. Stando a quanto ricostruito, la salma rinvenuta dai Ris sarebbe in buone condizioni e avrebbe indosso vestiti uguali a quelli che la 18enne portava al momento della scomparsa.
L'autopsia avrebbe dovuto iniziare alle 12 di oggi, ma è stata rimandata per alcune formalità burocratiche. Gli accertamenti saranno svolti alla presenza dell'anatomopatologa Cristina Cattaneo, che ha lavorato anche ai casi di Yara Gambirasio e Stefano Cucchi, e l'archeologo forense Dominic Salsarola. Con loro anche gli avvocati degli imputati, delle parti civili e dei consulenti da loro nominati.
Presente anche l'avvocata Barbara Iannuccelli dell'associazione Penelope Italia che si occupa di persone scomparse che si è costituita parte civile. Secondo quanto dichiarato dalla legale a Fanpage.it, le operazioni potrebbero andare avanti per ore per poi concludersi in tarda serata.
"Il cadavere – ha raccontato – sarà ispezionato prima esternamente, con l'analisi anche dei vestiti indossati rispetto a quelli ripresi dalle telecamere che hanno immortalato Saman prima della scomparsa. Poi ci sarà anche l'autopsia per ricostruire dinamiche e tempi dell'occultamento della salma, l'epoca della morte e le modalità".
Importante anche l'analisi dei vestiti che potrebbero raccontare molto delle dinamiche dell'omicidio avvenuto a Novellara tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021.Sugli abiti, infatti, potrebbero essere rinvenute tracce degli esecutori del delitto. Stando a quanto finora ricostruito, il mandante dell'omicidio sarebbe Shabbar Abbas, padre della vittima arrestato recentemente in Pakistan. Accusati di aver ucciso Saman, invece, sarebbero Danish Hasnain, zio della 18enne, e il cugino Nomanulhaq Nomanulhaq.
L'analisi degli abiti della 18enne potrebbe accertare questo aspetto e far emergere tracce biologiche degli esecutori materiali. Tali prove fornirebbero un quadro più preciso delle responsabilità nella morte di Saman.