Saman Abbas, il padre libero di muoversi nonostante le richieste dell’Italia: nessuno lo cerca
L'Italia ne ha chiesto la cattura e l'estradizione ormai oltre un anno fa, indicandolo come una delle persone chiave nella sparizione e nell'omicidio di Saman Abbas ma il papà della 18enne scomparsa da Novellara il 30 aprile dello scorso anno è tranquillamente libero di muoversi in patria dove nessuno lo cerca.
La conferma di quello che da tempo anche le autorità italiane sono a conoscenza arriva da un video mandato in onda da Quarto Grado su Rete 4. Nel filmato si vede Shabbar Abbas a Charanwala, in Pakistan, suo paese d’origine, mentre cammina in strada e partecipa a un evento pubblico.
È il 27 agosto scorso e l’uomo sta tranquillamente partecipando a una cerimonia religiosa con altre persone, segno del fatto che non sia assolutamente nel mirino della polizia pakistana.
Del fatto che il padre di Saman avesse attorno una rete di protezione era chiaro ma fino ad ora si credeva avesse cambiato zona per nascondersi. Le immagini invece lo mostrano mentre conduce la propria vita negli stessi posti come se niente fosse.
Dalla sua latitanza tranquilla il padre di Saman sarebbe riuscito a contattare persino il figlio in Italia con alcuni messaggi dove avrebbe chiesto al ragazzo di ritrattare quanto da lui riferito nei mesi precedenti sulla morte della sorella.
Secondo le relazioni dei servizi sociali, sarebbe stato Shabbar Abbas a fornire al minorenne la notizia dell’arresto in Francia dello zio Danish Hasnain, considerato autore materiale del delitto di Saman.
Non solo, Shabbar avrebbe rivelato al figlio che la moglie Nazia Shaheen non sarebbe nascosta con lui ma in un altro luogo.
La loro fuga in Pakistan però non impedirà alla Procura di portare in Tribunale tutte le prove raccolte nel corso delle indagini per dare il via al processo che vedrà alla sbarra i genitori della ragazza, ad ora appunto latitanti, lo zio e due cugini Nomanulhaq Nomanulhaq e Ikram Ijaz, tutti accusati di aver premeditato l’omicidio della 18enne che non voleva sottostare a un matrimonio da loro combinato.