Saman Abbas, i familiari del fidanzato Saqib chiedono il visto per l’Italia: “Siamo in pericolo”
Dopo l'arresto do Danish Hasnain, zio di Saman Abbas individuato a Parigi, i carabinieri reggiani sono partiti verso la capitale francese per potersi confrontare con le autorità nazionali. Lo zio della 18enne pakistana scomparsa a Novellara il 1 maggio del 2021 è stato incastrato tramite l'attività dei suoi profili social. L'uomo, infatti, gestiva una serie di account online da un quartiere periferico di Parigi. Qui si era trasferito dal mese di maggio secondo gli inquirenti, nascondendosi dalle forze dell'ordine che già lo cercavano come sospettato per la scomparsa della ragazza. Ora i genitori del fidanzato di Saman hanno chiesto al ministro degli Esteri Luigi Di Maio di poter raggiungere l'Italia. Secondo quanto da loro dichiarato, non si ritengono più al sicuro in Pakistan, specialmente in seguito agli ultimi sviluppi delle indagini.
Prima di morire, Saman aveva intrapreso una relazione con Saqib, giovane pachistano più grande di lei che da tempo viveva in Italia. La relazione sarebbe stata il motivo principale del contendere tra la diciottenne e i suoi familiari. Più di una volta però Saman aveva provato ad opporsi ai maltrattamenti in famiglia: la giovane aveva infatti vissuto per un lungo periodo in un centro protetto nel Bolognese dopo esser scappata di casa. Aveva deciso di tornare soltanto per prendere i suoi documenti. Dopo i due avevano progettato di lasciare l'Italia e sposarsi in autonomia, ma Saman non è mai riuscita a lasciare l'abitazione dei suoi familiari. Saqib ha raccontato agli inquirenti di aver ricevuto nel tempo una serie di minacce da parte dei familiari della fidanzata 18enne. "Lasciala perdere o sono guai" gli scriveva uno dei due cugini della giovane, ancora ricercato. Saman però lo aveva sempre tranquillizzato, sostenendo di poter portare avanti la loro relazione in segreto fino al giorno della fuga insieme.
I genitori del giovane sostengono di aver ricevuto minacce sia di persona che attraverso telefonate e messaggi sui social. Le intimidazioni si sarebbero verificate sia prima che dopo la scomparsa di Saman. "L'arresto dello zio ha solo fatto aumentare la preoccupazione dei familiari di Saqib – spiega l'avvocato Claudio Falleti -. Il visto a validità territoriale limitata non può essere richiesto dall'interessato, ma può essere concesso dalla rappresentanza diplomatica per situazioni di emergenza particolari. La famiglia di Saqib versa in una condizione di grave pericolo".