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Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas, fissata per domani l’autopsia sul corpo trovato nel casolare di Novellara

Fissata per venerdì 9 dicembre l’autopsia che dovrà confermare che i resti umani trovati in un casolare a Novellara appartengono a Saman Abbas. L’esame era stato rinviato nei giorni scorsi causa Covid.
A cura di Susanna Picone
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Domani, venerdì 9 dicembre, sarà finalmente effettuata l’autopsia sul corpo recuperato nel casolare di Novellara (Reggio Emilia) e che apparterrebbe a Saman Abbas, la diciottenne pachistana scomparsa la notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021 e che si ritiene sia stata uccisa dai suoi familiari perché aveva detto no a un matrimonio combinato con un cugino in patria.

Secondo quanto apprende Fanpage.it, l’autopsia sul corpo trasferito a Milano subito dopo essere stato disseppellito da Novellara inizierà alle ore 12 di domani.

Saranno presenti i consulenti nominati dalle parti, gli imputati nel processo in corso per la morte della ragazza e le parti civili.

Nei giorni scorsi Barbara Iannuccelli, avvocato dell'Associazione Penelope che si è costituita parte civile nel processo sull'omicidio di Saman, aveva spiegato a Fanpage.it che l’ispezione cadaverica esterna sul corpo era stata bloccata causa Covid.

E quindi era necessario aspettare ancora qualche giorno per poter iniziare con le analisi necessarie per confermare che la persona ritrovata nel casolare vicino casa degli Abbas sia effettivamente la diciottenne di cui nessuno aveva più avuto notizie. Evidentemente adesso tutte per persone coinvolte che erano risultate positive al Covid si sono negativizzate e possono tornare al lavoro.

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Le analisi dovranno appurare l'identità del cadavere, le cause della morte e capire chi e quante persone hanno sotterrato il corpo.

Non ci sarebbero comunque dubbi sul fatto che si tratti di Saman Abbas, non solo perché a far ritrovare il cadavere è stato lo zio della diciottenne, Danish Hasnain, ma anche perché i vestiti ritrovati sarebbero compatibili con quelli che indossava Saman.

Il prossimo 10 febbraio si aprirà a Reggio Emilia il processo a carico dei cinque imputati: lo zio Danish, i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, e i genitori di Saman, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen. Mentre il padre di Saman è stato arrestato in Pakistan – la prossima udienza per lui è in programma il 15 dicembre – la mamma è l'unica ancora latitante e si presume sia ancora nascosta in patria. Tutti i cinque familiari devono rispondere delle accuse di sequestro di persona, omicidio volontario e soppressione di cadavere.

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