Saman Abbas, è stato lo zio Danish a rivelare dove si trovava il corpo: “Convinto dall’Imam”
Ci vorranno ancora alcuni giorni prima che arrivi la conferma che i resti trovati sabato scorso a Novellara appartengono a Saman Abbas, la 18enne di origine pachistana, uccisa nel 2021 per aver rifiutato un matrimonio combinato.
Intanto, però, emergono sempre più dettagli su come gli inquirenti siano arrivati alla scoperta di quel corpo. Sarebbe stato lo zio della ragazza, Danish Hasnain, in carcere a Reggio Emilia insieme ai cugini della giovane, Ikram e Numanulla, e accusato di essere l'esecutore materiale dell'omicidio, a indicare il luogo della sepoltura.
Accompagnato dagli agenti della penitenziaria, ha consentito ai carabinieri di individuare il punto esatto dove scavare, nei pressi di un casolare diroccato a Novellara, a poche centinaia di metri dall'abitazione dove la vittima viveva con la famiglia.
Un ruolo centrale l'avrebbe svolto anche un Imam, come riporta La Repubblica, il quale, dopo averlo incontrato in carcere, avrebbe convinto Danish a confessare, anche se il condizionale è d'obbligo. Dall'inchiesta emerge infatti che lo zio, i cugini e i genitori di Saman, tutti accusati dell'omicidio, avevano "giurato sul Corano di non parlare mai del delitto".
È quanto verrebbe fuori da una intercettazione del 6 giugno 2021, in cui Shabbar Abbas, il padre di Saman, discute animatamente, minacciandolo, con il fratellastro rimasto a Novellara, Zaman Fahkar.
Parte della conversazione era nota, ma ora emergono nuovi particolari grazie alla puntigliosa traduzione dell’audio fatta fare dall’avvocato Riziero Angeletti che tutela l’Ucoii (Unione delle comunità islamiche d’Italia), parte civile nel processo al via a febbraio.
Ma questa non è l'unica ipotesi in campo: altre affermano che Danish lo avrebbe fatto solo per ottenere qualche sconto di pena di fronte alla prospettiva di un ergastolo. L'uomo, che era stato arrestato in Francia ed estradato in Italia, si è sempre detto innocente ma dopo aver fatto strada agli inquirenti in quel casolare la sua versione dei fatti non sta in piedi.
Resti umani sono stati rinvenuti sabato dentro un sacco nero, a circa due metri di profondità. Il luogo era già stato perlustrato nei mesi scorsi alcune volte, dopo la sparizione della ragazza il 30 aprile 2021, ma ogni tentativo era stato vano.
Come spiegato dal procuratore Gaetano Calogero Paci, sarà a questo punto necessario fare richiesta di incidente probatorio urgente alla Corte di assise per procedere con una perizia nel contraddittorio delle parti, dal momento che è già fissato il processo.
Saranno probabilmente i giudici a nominare un perito per dare il via alle operazioni che prevederanno, oltre all'esumazione del corpo, anche l'estrazione del Dna per avere la conferma si tratti di Saman Abbas.