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Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas, dissotterrato il corpo: cosa succede adesso e le ricerche della madre latitante

I resti dissotterrati nei pressi dell’abitazione di Saman Abbas saranno ora oggetto di accertamenti da parte dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo e dell’archeologo forense Dominic Salsarola.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono stati dissotterrati i resti trovati nel casolare abbandonato a pochi metri dall'abitazione di Saman Abbas, la 18enne scomparsa nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio scorso. Sono pochi i dubbi sull'identità del cadavere ritrovato a più di un metro di profondità, ma si aspetta la conferma ufficiale che forniranno gli accertamenti medico-legali che si svolgeranno nei prossimi giorni a Milano. Si occuperanno degli esami l'anatomopatologa Cristina Cattaneo, che si è già occupata dei casi di Yara Gambirasio e Stefano Cucchi, e l'archeologo forense Dominic Salsarola. 

I Ris sul luogo del ritrovamento
I Ris sul luogo del ritrovamento

Le operazioni per il dissotterramento erano iniziate lo scorso 18 novembre e hanno richiesto grande attenzione da parte degli inquirenti. Secondo quanto reso noto infatti, il corpo, che sarebbe in un buono stato di conservazione, non è stato rinvenuto in un sacco. Con i resti, i Ris hanno trovato anche un mozzicone di sigaretta, pezzi di tessuto e due bottiglie: tutti questi elementi saranno oggetto di un nuovo esame, forse anche alla luce del nuovo fascicolo aperto per indagare su eventuali ulteriori responsabilità.

I genitori di Saman all'aeroporto di Malpensa il giorno dopo la scomparsa
I genitori di Saman all'aeroporto di Malpensa il giorno dopo la scomparsa

Il ruolo dei familiari nell'omicidio

Per il momento, gli inquirenti indagano per definire con precisione il ruolo dei familiari nell'omicidio della 18enne che aveva rifiutato un matrimonio combinato. I dubbi sull'identità del cadavere sono pochissimi: sarebbe stato infatti proprio Danish Hasnain, zio della ragazza accusato di essere l'esecutore materiale del delitto, a indicare alle autorità il luogo della sepoltura. Secondo quanto finora ricostruito, lo zio dell'adolescente avrebbe agito con la complicità del cugino Nomanulaq Nomanulaq, forse sotto lo sguardo di Shabbar Abbas.

Stando alle valutazioni di chi indaga, infatti, Abbas sarebbe "solo" il mandante dell'omicidio. L'uomo avrebbe ideato il piano d'azione insieme alla moglie Nazia, al momento ancora latitante, per poi armare la mano di Danish. Subito dopo il delitto, la famiglia è fuggita all'estero nel tentativo di far perdere le proprie tracce. Abbas è stato arrestato in Pakistan dopo un lungo periodo di latitanza ed è ora rinchiuso nel carcere di Islamabad. Davanti al giudice, ha detto di non aver mai ucciso la figlia e che Saman "è viva e si trova con i servizi sociali italiani".

Mentre le autorità lavorano per ottenere l'estradizione dell'uomo, continuano le ricerche di Nazia, madre della 18enne. Secondo gli inquirenti, la donna potrebbe essere la "chiave di risoluzione del giallo". Sarebbe stata lei, infatti, a elaborare il piano di azione (e di fuga) della famiglia Abbas.

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