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Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas, decimo rinvio per l’udienza del padre: il 7 febbraio la decisione sull’estradizione

Rinvita per la decima volta l’udienza per l’estradizione in Italia di Shabbar Abbas, il padre di Saman, accusato dell’omicidio della figlia avvenuto nell’aprile 2021. Il giudice ha rinviato al 7 febbraio la prossima udienza.
A cura di Chiara Ammendola
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Saman Abbas e il padre Shabbar
Saman Abbas e il padre Shabbar
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Un'udienza breve quella che si è tenuta quest'oggi a Islamabad, in Pakistan, per Shabbar Abbas, il padre di Saman, accusato dell'omicidio della figlia avvenuto nell'aprile 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. L'uomo è stato arrestato nel suo paese di origine dopo più di un anno di latitanza e ora bisognerà decidere per una sua eventuale estradizione in Italia, mentre la difesa ha chiesto per lui la libertà provvisoria su cauzione.

Per l'udienza che si è tenuta oggi, la decima da quando è stato arrestato, erano presenti in aula Shabbar Abbas, la difesa, il pubblico ministero e un funzionario dell'ambasciata italiana. L'avvocato pachistano e il pubblico ministero hanno discusso sulla correttezza dei documenti forniti dal governo italiano. È su questo punto infatti che si sono concentrate le richieste della difesa che ha così permesso gli innumerevoli rinvii.

Il giudice ha rinviato il procedimento al 7 febbraio. A pochi giorni dall'inizio del processo in Italia che vede imputati, oltre al padre della 18enne, la madre Nazia Shaeen, ancora latitante in Pakistan, lo zio e i due cugini.  La richiesta di libertà provvisoria su cauzione di Shabbar Abbas sarà esaminata proprio durante la prossima udienza.

Intanto, continuano le analisi sui resti di Saman ritrovati nei pressi del casolare di Novellara lo scorso novembre e sui suoi vestiti. "Il termine di deposito della relazione finale è stato prorogato a metà aprile quindi penso che i periti prenderanno tutto il tempo a loro disposizione per fare un buon lavoro", ha spiegato a Fanpage.it l'avvocato dell'Associazione Penelope, che si è costituita parte civile nel processo, Barbara Iannuccelli.

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