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Saman Abbas, cosa sappiamo dell’incidente del padre una settimana prima del delitto: le parole del collega

“Ero sul trattore, andavamo a passo d’uomo e ad un certo punto vedo che lui rotola a terra. Mi è sembrata subito una caduta eccessiva”: parla un collega del padre di Saman.
A cura di Giorgia Venturini
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Saman Abbas e il padre Shabbar
Saman Abbas e il padre Shabbar

A pochi giorni dal via del processo in secondo grado sulla morte di Saman, la ragazza uscita di casa a Novellara (provincia di Reggio Emilia) alla mezzanotte del 30 aprile 2021 e poi uccisa poco lontano da casa, si continuano a cercare dettagli sul delitto. In primo grado sono stati condannati all'ergastolo la madre di Saman, Nazia Shaheen, e il padre Shabbar Abbas, mentre per lo zio Danish Hasnain era arrivata una condanna a 14 anni. In Appello oltre a loro sono imputati anche i cugini di Saman, Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, che erano stati assolti in primo grado e per cui la Procura aveva fatto ricorso.

Ora l'accusa punta sulla premeditazione, cosa che invece non avevano riconosciuto i giudici della Corte d'Assise. A rafforzare la tesi degli inquirenti ci potrebbe essere il "misterioso" incidente con il trattore: il padre della vittima infatti la settimana prima del delitto avrebbe detto di essere rimasto coinvolto nell'incidente e per questo era rimasto a casa dal lavoro i successivi sette giorni. Lo riporta anche il programma tv Quarto Grado che ha intervistato in esclusiva un collega di Shabbar. L'uomo ha spiegato quello che è successo il giorno dell'incidente: "Ero sul trattore, andavamo a passo d’uomo e ad un certo punto vedo che lui rotola a terra. Mi è sembrata subito una caduta eccessiva. Dal 24 aprile non ha più lavorato, diceva di avere mal di schiena". Il collega ai microfoni della trasmissione spiega che non c'era velocità e che quella caduta era sproporzionata all'andatura del trattore. Resta da capire se ora questi particolari verranno utilizzati dalla Procura per fare valere l'ipotesi della premeditazione.

Tra i punti ancora da chiarire anche l'oggetto che Shabbar Abbas aveva in mano mentre le telecamere di video-sorveglianza lo riprendevano di ritorno dopo l'uscita da casa di Saman, a mezzanotte del giorno dell'omicidio. Tra le ipotesi quella che si trattava dello zainetto della ragazza e su cui si è concentrata una perizia. Tutto ora però dovrà essere accertato in sede processuale.

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