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Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas aveva indicato i suoi carnefici un messaggio: “Ecco chi mi farà del male”

Si tratta di nomi di diverse persone che la 18enne ha citato in una chat col fidanzato tre mesi prima di sparire.
A cura di Antonio Palma
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Le ultime immagini di Saman Abbas coi familiari
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Saman Abbas sapeva di essere in pericolo e aveva addirittura indicato i suoi possibili carnefici in un messaggio prima della sparizione da Novellara il 30 aprile dello scorso anno.

I nomi sono contenuti in una chat acquisita dai carabinieri di Reggio Emilia e ora agli atti dell’inchiesta della Procura per il processo ai presunti assassini della 18enne.

I genitori di Saman all'aeroporto di Malpensa il giorno dopo la scomparsa
I genitori di Saman all'aeroporto di Malpensa il giorno dopo la scomparsa

Si tratta di nomi di diverse persone, tra cui le stesse cinque accusate dagli inquirenti di avere ucciso la 18enne pakistana.

Sono indicati dunque i nomi dei due genitori ora fuggiti in patria, la madre Nazia Shaheenne e il padre Shabbar Abbas, ma anche lo zio Danish Hasnain, i cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq che invece sono stati arrestai all'estero nei mesi scorsi, grazie a un mandato dicitura internazionale.

Saman Abbas e lo zio
Saman Abbas e lo zio

Saman insomma aveva paura della sua famiglia e infatti aveva segnalava anche il fratello minore, un altro cugino e un altro zio, che però non risultano indagati.

Saman però aveva indicato proprio i cinque indagati come possibili persone che le avrebbero potuto fare del male. La ragazza aveva citato i cinque rinviati a giudizio per omicidio tre mesi prima di sparire, inviando un messaggio a un amico.

La diciottenne li ha citati in una chat del 4 febbraio 2022 mentre parlava col fidanzato osteggiato dai parenti Li ha indicati per nome inviando al ragazzo anche i numeri di telefono di chi avrebbe potuto farle male dopo il suo allontanamento da casa.

Saman e il fidanzato che la famiglia non accettava
Saman e il fidanzato che la famiglia non accettava

Sono messaggi e chat che il giovane ha subito fornito agli inquirenti dopo la sparizione della giovane e che hanno portato i carabinieri a porre l’attenzione sui familiari di Saman come responsabili della sua scomparsa.

Nella chat Saman indicava al fidanzato anche altri dettagli che riteneva importanti nel caso disuna sua scomparsa come ad esempio l’indirizzo esatto della casa dove aveva abitato insieme alla famiglia e dove sarebbe tornata prima di sparire, ma anche la città pachistana del cugino che rifiutava di sposare nel matrimonio combinato dalla famiglia.

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