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L'omicidio di Melania Rea

Salvatore Parolisi vuole rivedere la figlia avuta con Melania Rea

È pronto il ricorso per consentire all’uomo condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania di rivedere la figlioletta Vittoria. Intanto gli avvocati di Parolisi dicono di aver appreso che l’ex caporalmaggiore è indagato dal 2012 dalla Procura militare: “Così eterno imputato”.
A cura di Susanna Picone
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È pronto il ricorso per consentire all’uomo condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania di rivedere la figlioletta Vittoria. Intanto gli avvocati di Parolisi dicono anche di aver appreso che l’ex caporal maggiore è indagato dal 2012 dalla Procura militare.
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Salvatore Parolisi, condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Melania Rea, deve poter incontrare nuovamente sua figlia Vittoria. È pronto per questo il ricorso al tribunale di Nola (Napoli) affinché l’ex caporalmaggiore dell’esercito possa rivedere la figlioletta: l’avvocato difensore di Parolisi, Federica Benguardato, depositerà l’istanza tra la fine della prossima settimana e i primi giorni di aprile. Nel ricorso la difesa dell’uomo (al quale il giudice ha tolto anche la patria potestà) farà leva sulla relazione del consulente tecnico nominato dal giudice tutelare partenopeo che ha seguito per mesi la bambina. Il difensore di Parolisi spiega che al termine dei vari incontri il ctu ha concluso “che per il bene della bimba è necessario che si ripristino gli incontri con il padre”. Il consulente nominato dal giudice ha assistito a una telefonata tra la figlia di Melania Rea e il papà e ha evidenziato come la bambina abbracciasse il telefono mentre parlava con il padre: “Un comportamento che evidenzia il disagio vissuto dalla bambina tenuta lontana da padre”.

Parolisi risulta indagato anche dalla Procura militare – In merito alla bambina di Salvatore e Melania nei giorni scorsi si è diffusa la notizia che dal conto di Parolisi sono scomparsi i soldi destinati al pagamento della provvisionale per quest’ultima. A questo proposito si sono espressi i legali della famiglia di Melania che hanno annunciato di presentare denuncia alla Procura di Teramo contro l’uomo e chi l’ha aiutato a prelevare quei soldi. E i guai per Parolisi non finiscono qui. Sono stati i suoi stessi legali ad annunciare di aver appreso che il loro assistito è indagato per “violata consegna” dalla Procura militare di Roma. L'indagine a carico del caporalmaggiore sarebbe relativa a fatti risalenti tra la fine del 2008 e marzo 2009 e mai contestati prima. I legali del sottufficiale: “Questo, unito agli ultimi accadimenti, fa trapelare la malcelata volontà di rendere Parolisi un eterno imputato”. Per i legali "si tratta soltanto di un tentativo di spostare l'attenzione su fatti inconsistenti per sottrarsi al confronto sulle circostanze e sui comportamenti analiticamente rappresentati in tutti gli atti della difesa, che, con adesione totale alle emergenze processuali, ci dicono che Parolisi è innocente”.

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