Salvatore Parolisi condannato all’ergastolo: ha ucciso la moglie Melania Rea
Il giorno più lungo per Salvatore Parolisi si è appena concluso con la sentenza del gup Marina Tommolini, arrivata dopo l’ultima udienza al Tribunale di Teramo durante la quale i legali del caporalmaggiore hanno esposto le ragioni per cui il loro assistito doveva essere dichiarato innocente. Ragioni che però non hanno convinto il giudice che ha appena letto la sentenza, emessa con il rito abbreviato dopo una camera di consiglio di circa quattro ore: Salvatore Parolisi è stato riconosciuto come l’assassino di sua moglie ed è stato condannato all’ergastolo. Gli sono state comminate tutte le sanzioni accessorie, dall'interdizione perpetua dai pubblici uffici alla perdita della patria potestà genitoriale. Oggi, nel corso dell’udienza, Parolisi per un attimo si è commosso quando il suo avvocato ha parlato della figlia Vittoria, che lui non vede da quando è stato arrestato, e del suo affidamento. Qualche parola, prima della sentenza di primo grado, l’ha pronunciata anche Gennaro Rea, il padre di Melania: “La speranza che non sia stato lui c’è, ma gli occhi parlano e neanche oggi abbiamo incrociato quelli di Salvatore”.
Confermata la pena chiesta dai pm – Melania Rea, 29enne di Somma Vesuviana, è stata uccisa a coltellate il 18 aprile 2011 nel bosco di Ripe di Civitella (Teramo), l’unico indagato per il delitto è stato suo marito, e padre della piccola Vittoria, Salvatore. La sentenza odierna è arrivata al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato e a porte chiuse: lo scorso 19 ottobre i pm Davide Rosati e Greta Aloisi, al termine della loro requisitoria, avevano chiesto per Parolisi la massima pena dell’ergastolo. Non gli era stata riconosciuta alcuna attenuante, per l’accusa il 34enne era il responsabile della morte di Melania. Responsabile dell’omicidio più tre aggravanti: la crudeltà, il vilipendio di cadavere per depistare le indagini e la minorata difesa. La procura, dunque, non aveva concesso nulla al “mostro” Parolisi, nonostante il rito abbreviato. Pena confermata dal giudice.