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Sallusti: “Ho ricevuto l’ordine di arresto domiciliare”

“Ricevuto ordine di arresto domiciliare”. E’ il messaggio che il direttore del Giornale ha appena pubblicato su Twitter. Sallusti ha chiesto di poter scontare gli eventuali domiciliari nella casa milanese della sua compagna Daniela Santanchè.
A cura di Biagio Chiariello
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Il direttore de Il Giornale, Alessandro Sallusti, ha annunciato su Twitter di aver «ricevuto ordine di arresto domiciliare» in relazione alla condanna a 14 mesi senza condizionaleper l'omesso controllo di un articolo uscito su Libero quando lui ne era alla guida e ritenuto dai giudici diffamatorio. Oggi scadevano i 30 giorni di «sospensione della pena» come si legge in una nota del procuratore della Repubblica di Milano, Bruti Liberati. Ora sarà il magistrato di sorveglianza a valutare il provvedimento d'arresto. Sallusti avebbechiesto di poter scontare gli eventuali domiciliari nella casa milanese della sua compagna Daniela Santanchè.

Oggi il Senato torna a riunirsi per la discussione sul ddl diffamazione. L'Aula dovrà pronunciarsi sull'articolo 1 del disegno di leggo che contiene anche la cosiddetta norma «salva-direttori». Nel frattempo, editori e giornalisti hanno intanto lanciato un «appello estremo» al Parlamento e a tutte le forze politiche affinché si eviti l'introduzione di «limitazioni ingiustificate al diritto di cronaca e sanzioni sproporzionate inique a carico dei giornalisti con condizionamenti sull'attività delle libere imprese editoriali, senza peraltro che siano introdotte regole efficaci di riparazione della dignità delle persone per eventuali errori o scorrettezze dell'informazione». E' la nota congiunta di Fieg e Fnsi. Dopo il rinvio dello sciopero dei giornalisti contro una «pessima legge, che introduce norme assurde», la federazione degli editori e il sindacato dei giornalisti si compattano per «un impegno straordinario di tutto il mondo dell'informazione perché il Senato si fermi. Al punto in cui è arrivata la proposta di legge è inemendabile. Tutta l'informazione italiana conferma e ribadirà ancora con più forza l'appello a tutti i senatori a recuperare la massima coerenza con l'ordinamento democratico della Repubblica, evitando di votare una legge ingiusta, iniqua, carica di elementi di rancore, inutile per la riparazione di danni da errori di stampa alla dignità dei cittadini».

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