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Salerno, sequestrato cantiere sul lungomare: il sindaco De Luca indagato

Il primo cittadino, nonché viceministro, raggiunto da un avviso di garanzia insieme a 7 componenti della giunta comunale. I provvedimenti nell’ambito delle indagini sulla variante al piano urbanistico.
A cura di B. C.
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Il sindaco di Salerno e viceministro alle Infrastrutture, Vincenzo De Luca, risulta iscritto nel registro degli indagati nell'ambito dell'operazione che ha portato al sequestro del Crescent, un mega-complesso edilizio che si affaccia sul lungomare del capoluogo. I reati ipotizzati sono abuso d'ufficio e falso in atto pubblico. Con De Luca, scrive il Mattino, risultano indagati anche assessori comunali della giunta attuale e di quella precedente e tecnici comunali e della soprintendenza, oltre ai responsabili delle imprese riunite nella "Crescent srl" che sta eseguendo i lavori. Il provvedimento è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Salerno a carico di un totale di trenta persone e, nello specifico, riguarda la variante al piano urbanistico attuativo adottata il 16 marzo 2009 che consentiva l'acquisizione delle aree demaniali sulle quali poi è sorto il cantiere. La controversa opera – alta 30 metri, estesa per 300 metri e con una volumetria di 90mila metri cubi – dovrebbe ospitate alloggi privati a ridosso della spiaggia. Da anni vanno avanti le proteste dei comitati "No Crescent" e di "Italia Nostra" che lamentano il grave rischio idroegologico dovuto all'impatto dell'opera sulla spiaggia di Santa Teresa e nei pressi di un corso d'acqua sotterraneo, il Fusandola.

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